Jannik Sinner continua a far parlare di sé, questa volta con un accenno doloroso al caso Clostebol ed alla sua squalifica di 3 mesi.
Una stagione a dir poco complicata quella vissuta da Jannik Sinner in questo 2025. Finalmente il tennista italiano si è potuto concedere le meritate vacanze, dopo aver conquistato per la seconda volta consecutiva il titolo delle ATP Finals. Ma i mesi precedenti sono stati davvero tortuosi.

Sinner infatti ha vissuto momenti di grande gioia e prestigio, come le vittorie nei tornei Major di Melbourne e Wimbledon, fino al trionfo appena citato di Torino per le Finals. Ma allo stesso tempo ha dovuto superare scogli difficili e delicati, soprattutto dopo la sconfitta ricca di rimpianti al Roland Garros contro il rivale Carlos Alcaraz.
Ma il momento senza dubbio più difficile è stato quello vissuto tra febbraio e maggio scorsi, quando l’altoatesino è rimasto fuori dai campi per la squalifica di 3 mesi decisa dalla Wada. Tutta colpa della positività al Clostebol, la sostanza dopante con cui Sinner sarebbe entrato in contatto involontariamente, solo per una disattenzione del suo massaggiatore.
Magnini polemico sul caso Clostebol: “Sinner ha avuto un trattamento di favore”
Diversi personaggi del mondo del tennis e dello sport in generale hanno espresso perplessità su come sia stato gestito il caso Clostebol, in particolare sulla squalifica patteggiata da Jannik Sinner. Basti pensare alle recenti parole di Novak Djokovic ed alla battaglia social di Nick Kyrgios, accanitosi contro l’azzurro.

Altre dichiarazioni piuttosto polemiche sono arrivate da Filippo Magnini, ex nuotatore italiano, che ha vissuto un processo per doping in passato attraversando un periodo molto delicato. Intervistato da Francesc Fagnani a Belve, il pesarese si è espresso così su Sinner.
“Jannik ha avuto un trattamento di favore, ma lo dico con invidia. Penso sia dovuto al fatto che fosse un atleta in attività, mentre io fui accusato come una persona qualunque. Credo che tutti gli atleti debbano essere trattati allo stesso modo. Inoltre con Sinner la stampa è stata corretta e generosa, per me invece è stato un massacro, mi aspettavo più rispetto dopo 20 anni di nuoto”.
Le parole di Magnini non sono contro Sinner, visto che l’ex nuotatore non si è espresso riguardo la presunta colpevolezza del tennista. Bensì sono una critica al sistema ed ai media, che nel suo caso hanno puntato con ferocia il dito contro di lui, facendolo passare come un sicuro responsabile ed un atleta scorretto.










