Nella fredda capitale economica della Germania, l’Atalanta vince in trionfo per 0-3 contro l’Eintracht di Francoforte. Decisive le reti di Lookman, Ederson e De Ketelaere, che regalano il successo a Raffaele Palladino in occasione del suo debutto assoluto da allenatore in UEFA Champions League.
10 punti in 5 partite: un bottino preziosissimo che mette la Dea a ridosso delle prime 8 posizioni in classifica della League Phase; quelle utili addirittura per qualificarsi direttamente agli ottavi di finale senza passare per il tritacarne dei play-off.
Primo tempo ‘Diesel’: noia mortale nella prima mezz’ora, poi l’Atalanta spaventa l’Eintracht con due pali ravvicinatissimi

Una prima frazione a due facce quella giocatasi al Waldstadion, soprattutto per la Dea. Dopo circa mezz’ora, tranne per qualche occasione potenziale da entrambe le parti, lo spettacolo calcistico portato in scena dalle due compagini non sembra essere uno dei migliori di sempre. Tanto fumo e poco arrosto. Non certamente un musical di Broadway.
A riprova di ciò basta dare uno sguardo ai registri statici del match. Al minuto 26, il totale delle conclusioni verso le porta messi a segno da entrambe le squadre era di ben… 1. Sì, avete letto bene.
Da lì, “All’improvviso l’incoscienza” (citando la battuta del celebre personaggio interpretato da un giovane Antonio Albanese). L’Atalanta si sveglia tutta insieme e nel giro di un minuto sfiora due volte il vantaggio, colpendo (in entrambe le occasioni) il palo alla sinistra del portiere teutonico Zetterer. Prima con Lookman al 35°, bravo a girarsi in un fazzoletto dentro l’area di rigore, poi con Scamacca, al culmine di una serie di rimpalli davanti la porta dei tedeschi.
Un “risveglio” dominante accompagnato, e confermato, anche dai numeri: nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo infatti la squadra di Palladino ha tenuto un possesso palla pari al 65,2%. “Tanta roba“, come si suol dire.
“ADE-MOLA MIA”: apoteosi Atalanta. 3 gol all’Eintracht e tutti a casa
Una quantità di “roba” che nel secondo tempo non solo è continuata a crescere, ma anzi è riuscita a procurare agli atalantini persino maggior fortuna in zona gol.
Al fischio dell’arbitro, infatti, mentre da un lato l’Eintracht sembra sciogliersi gradualmente come neve al sole, dall’altro l’Atalanta sfodera una prestazione a dir poco stellare, chiudendo la pratica nell’arco di pochi minuti e segnando 3 reti pesantissime.
Prima è il turno di Ademola Lookman (migliore in campo per distacco), che al 60° insacca di controbalzo un pallone crossato perfettamente da De Ketelaere dalla destra, al culmine di un’ottima azione corale di tutta la squadra.
Poi, dopo solo 33 secondi arriva il raddoppio di Ederson, bravo a sfruttare l’assist filtrante del sempreverde Lookman (primo gol e primo assist in Champions in questa stagione), propiziato da un bel recupero del possesso a centrocampo. Infine, alla giostra nerazzurra partecipa anche il già assist-man De Ketelaere, bravissimo a sigillare il risultato al 65° avventandosi come un rapace d’area sulla palla respinta dalla traversa dopo la conclusione di Scamacca.
Classifica importante; prestazione forse ancor più rilevante per tutta una serie di motivi. I bergamaschi tornano a casa dalla trasferta europea con una nuova consapevolezza e tantissima fiducia. I malumori della sconfitta contro il Napoli sembrano già lontani. E quanto visto nella seconda uscita assoluta dell’Atalanta targata Palladino fa ben sperare che lo scempio realizzato dal suo predecessore possa diventare, col tempo, un ricordo ancora più vago.










