
FRANCO MELLI, DA MASTROIANNI A SENSI, PASSANDO PER CRAGNOTTI: IL RACCONTO – In una puntata speciale di Radio Radio Lo Sport, Franco Melli si è concesso un momento amarcord, collegato in video direttamente dalla sua casa, circondato da foto storiche e ricordi personali. Il giornalista – una delle voci più autorevoli del panorama sportivo e politico italiano – ha ripercorso alcune delle pagine più significative della sua lunga carriera, tra aneddoti inediti e incontri straordinari.
Dal giorno in cui Marcello Mastroianni gli cambiò il destino con una frase inaspettata, al rapporto mai banale con Sergio Cragnotti, fino all’affetto profondo per Franco Sensi, che in un momento difficile della vita ha offerto a Melli molto più di un semplice gesto professionale. Il tutto, tra ironia, emozione e quella schiettezza inconfondibile che ha reso Melli un personaggio unico.
“Sembri mio fratello”: quando Marcello Mastroianni salvò la carriera di Franco Melli
Era appena un ragazzo, 19 anni, e aveva già collezionato un fallimento dietro l’altro nella redazione di un’agenzia stampa che seguiva tutto: politica, sport, spettacolo. Dopo aver “distrutto l’archivio in 3-4 giorni” ed essere stato travolto dal caos del primo sequestro di persona all’aeroporto di Fiumicino, Franco Melli sembrava destinato al licenziamento.
E invece accadde l’inatteso. Accompagnando un collega durante le interviste ai personaggi in transito, Melli si trovò davanti a Marcello Mastroianni, reduce dal film Cronaca familiare. L’attore lo guardò e gli disse: “Ma te sembri mio fratello!” – riferendosi a Jacques Perrin, interprete del fratello minore nel film. Colpito dalla somiglianza e dalla presenza del giovane giornalista, Mastroianni parlò con il direttore e lo difese: “Questo è bravo, lo dovete tenere”. Quella frase fu l’inizio di tutto: “Da lì è cominciato tutto”, ha raccontato Melli, mostrando in video anche la foto che immortala quel momento magico.
“Cragnotti? Un signore, ma per fortuna non sono andato…”
Il racconto di Melli prosegue con il ricordo del suo rapporto con Sergio Cragnotti, storico presidente della Lazio, all’epoca del suo massimo splendore. “Dovevo andare a lavorare con lui”, rivela Melli, aggiungendo che a volerlo era soprattutto il figlio di Cragnotti, con cui aveva un rapporto di grande amicizia.
Ma quel passaggio professionale non si concretizzò mai, e oggi Franco non nasconde un pizzico di sollievo: “Per fortuna non sono andato, perché poi c’è stato Caporetto…”, riferendosi al crollo finanziario e giudiziario che travolse l’impero dell’ex patron laziale. Nonostante tutto, di Cragnotti conserva un’opinione positiva: “Un gran signore”.
Melli e il rapporto con Franco Sensi: tra Roma, giornalismo e affetto personale
Il momento più toccante dell’intervista arriva quando Franco Melli parla del presidente della Roma, Franco Sensi, e soprattutto di sua moglie Maria. Ma qui non si parla di calcio. Il ricordo è privato, quasi intimo: “Franco Sensi è l’amore mio, solo per quello che ha fatto per mio figlio”, racconta commosso.
In un periodo complicato, in cui il figlio Maurizio stava affrontando la malattia, Sensi si fece avanti con un gesto concreto e umano: “Lo fece entrare in un giornale, L’Indipendente, dove c’erano anche grandi giornalisti”. Un gesto che Melli non ha mai dimenticato. Di Maria, la moglie di Sensi, dice: “Mi chiamava quasi tutti i giorni, mi diceva una parolaccia e poi: ‘Scusi la parola’”. Una frase che, tra affetto e ironia, chiude perfettamente un ricordo denso di gratitudine e umanità.









