Gerusalemme, 10 agosto 2025: in una conferenza stampa tenutasi in vista di un vertice d’emergenza al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, Benjamin Netanyahu ha ribadito con fermezza che l’obiettivo di Israele non è occupare Gaza, ma liberarla da Hamas – The Times of India. Ha accusato la comunità internazionale di alimentare una “campagna mondiale di menzogne” contro lo Stato ebraico e ha elencato cinque principi per porre fine al conflitto, puntando a garantire sicurezza e stabilità.
Contemporaneamente, in un altro evento pubblico, Netanyahu ha dichiarato che Israele intende ‘completare il lavoro’ contro Hamas, pianificando una nuova offensiva militare mirata alle ultime roccaforti del gruppo estremista nella Striscia. La strategia include un’espansione dell’operazione militare in aree come rifugiati e campi non annunciati inizialmente (come il Muwasi) con l’obiettivo di spazzare via le infrastrutture militari di Hamas; al contempo, è prevista la creazione delle cosiddette ‘zone di sicurezza’.
Nel frattempo, il quadro umanitario nella Striscia di Gaza arriva dall’ONU: si parla di una situazione drammatica, tuttora senza il minimo risvolto positivo, definita ‘fame pura e semplice’ con quasi 100 bambini morti per malnutrizione acuta solo dall’inizio di luglio e oltre 61.000 palestinesi uccisi dall’inizio del conflitto.










