Paura al supermercato, è allarme per la carne più consumata in Italia: fate attenzione

    È la carne più comprata e consumata in Italia ma bisogna fare attenzione: può essere pericolosa. Ecco i rischi che si corrono a mangiarla. 

    Ogni giorno portiamo in tavola tanti alimenti che mangiamo e facciamo mangiare ai nostri figli pensando giustamente che siano sani e genuini. In effetti, se guardiamo alla frutta, alla verdura, ai legumi, al pesce e alla carne, si tratta di cibi che fanno bene e che, nell’ambito di un’alimentazione varia ed equilibrata, sono un presidio di vita sana e longeva.

    carne rossa varia nel balcone supermercato
    Allarme carne del supermercato – radioradio.it

    Tuttavia non sempre ciò che consumiamo è veramente salutare, anzi può farci correre dei rischi non trascurabili. Questo è il caso di una carne molto consumata in Italia e acquistata spesso al supermercato. Ecco a cosa fare attenzione.

    La carne più consumata in Italia non fa bene come crediamo

    C’è un prodotto che compriamo regolarmente al supermercato che non è sano come crediamo: si tratta di una carne molto consumata e amata che, però, nasconde dei rischi importanti per la salute. Da alcune analisi sono emerse delle ombre su quello che è ritenuto un prodotto sano e da consumare nell’ambito di un’alimentazione varia ed equilibrata.

    carne di pollo e fusi di pollo
    La carne più consumata in Italia non fa bene come crediamo – radioradio.it

    Si tratta, infatti, del pollo. È emerso che quello venduto nei supermercati abbia evidenti “problemi”: infatti cresce di 60 grammi al giorno e, quando le gambe non reggono più il suo peso, smette di camminare. La sua vita è breve, circa 35 giorni, presenta ustioni sotto le zampe, muscoli infiammati e petto rigonfio con strane striature bianche. Questo è il pollo che mangiamo ogni giorno e che facciamo mangiare ai nostri figli. 

    Si tratta dei pulcini di razza Ross 308, forniti dalla multinazionale svizzera Aviagen che ha allevamenti in 80 Paesi. Per i veterinari sono animali sicuri dal punto di vista igienico-sanitario ma “non è tutto oro quello che luccica”. Sì, perché, per via delle condizioni igieniche in cui vive, la quasi totalità dei polli allevati industrialmente presenta delle spaventose lesioni necrotiche sotto le zampe, a causa del poco frequente ricambio della lettiera e dello scarso movimento. 

    Da un’analisi a campione condotta su circa 185 mila polli macellati in Lombardia provenienti da 40 allevamenti, è emerso che tutti gli animali presentano ustioni da contatto sotto le zampe: nella metà dei casi occupano circa il 50% della superficie plantare, nel 25% dei casi le ustioni possono estendersi sino alle dita, mentre solo il 25% circa presenta dermatiti e lesioni di lieve entità. 

    È davvero sgradevole pensare che in tutti gli allevamenti della Lombardia i polli vivano su lettiere sporche, tanto da provocarsi delle brutte ustioni. Ovviamente questo è indice dello stato di malessere in cui versano i polli. E se è vero che sulle confezioni che siamo abituati a comprare al supermercato c’è scritto che questi polli mangiano mangimi naturali, non contengono antibiotici e vivono in allevamenti con luce naturale, è anche vero che la realtà è diversa.

    Questi polli vivono con ustioni, muscoli deformati, non riescono a camminare e muoversi. E c’è di più, perché pare che l’1% degli animali muoia durante il trasporto oppure venga scartato. Il 3-5% circa dei polli, poi, muore durante le 5-7 settimane di crescita: in definitiva, dai 10 mila polli iniziali che ci sono in un allevamento, vengono scartati da 400 a 600 animali. E questa condizione non è solo della Lombardia: anche in Emilia Romagna e in Sardegna è così. 

    C’è da chiedersi allora se davvero il cibo che portiamo in tavola è sicuro come pensiamo. Da queste analisi, pare che la carne di pollo, la più consumata in Italia, abbia evidenti problemi.