Il dibattito attorno al politicamente corretto continua ad alimentare polemiche e riflessioni sulla comunicazione pubblica, soprattutto nel mondo della politica e dei social. Recentemente ha fatto discutere l’intervento dell’europarlamentare Irene Montero (Podemos), che ha definito il gesto del “pollicione” come un atto “passivo-aggressivo”, ovvero un gesto che esprimerebbe implicitamente dominanza o superiorità.
Non solo il caso Montero, ma anche altri episodi hanno sollevato dibattiti analoghi. È il caso delle deputate americane che, attraverso un video in stile videogame anni ’90, hanno cercato di presentarsi come combattenti contro Donald Trump, suscitando più ironia che consenso tra gli utenti dei social media.
Ulteriori polemiche sono nate attorno al senatore statunitense Marco Rubio, criticato per aver partecipato a una diretta televisiva con una croce di cenere sulla fronte durante il Mercoledì delle Ceneri. Rubio è stato accusato da alcuni commentatori di estremismo religioso, accusa che lascia molti dubbi dato che tale gesto è comune tra politici americani di diverse aree politiche, tra cui lo stesso presidente Biden.
Il giornalista di TGCom Leonardo Panetta ha commentato con ironia questa esasperazione del politicamente corretto, affermando con decisione: «In questi giorni, dove tra un po’ ci armiamo e partiamo e si parla di quanti soldi avere per riarmare l’Europa, il fatto che Musk o Trump facciano il pollicione vi sembra un problema?».