Putin propone la pace, ma Zelensky fa muro e respinge tutte le condizioni

È notizia ufficiale che la Russia di Putin, nei giorni scorsi, ha proposto la pace all’Ucraina del Guitto Zelensky, attore nato con la N maiuscola, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood. La proposta di pace a opera della Russia prevede che l’Ucraina del Guitto abbandoni quattro regioni e non aderisca alla NATO. Sembra a tutti gli effetti una proposta ragionevolissima, e ciò anche se si considerano i rapporti di forza e il fatto che l’Ucraina sta miseramente perdendo la guerra.
Non vi sarà da stupirsi se Washington e lo stesso Zelensky respingeranno in toto questa proposta, come pare ampiamente evidente. Scholz, il teutonico, ha detto che è una proposta di pace inaccettabile e lo stesso Zelensky ha definito una farsa, sic, tale proposta. Del resto, il guitto di Kiev, nei giorni scorsi, si è avventurato, senza ritegno, ad asserire che la guerra finirà allorché verranno accettate le condizioni poste in essere dall’Ucraina.

Il che, se ci pensate, è del tutto paradossale, se si considera che, come ricordavo poc’anzi, l’Ucraina sta miseramente perdendo la guerra. e solitamente, come sanno anche i bambini, a porre le condizioni per la pace non è certo chi perde. In termini generali, così si potrebbe compendiare la situazione. La Russia propone la pace, ma Washington vuole a tutti i costi la guerra. Come non mi stanco di sottolineare ad nauseam, dovrebbe essere ormai chiaro anche ai bambini che questa non è la guerra di Mosca contro Kiev, come pure l’ordine discorsivo va ripetendo ininterrottamente da più di due anni. con un registro meschinamente propagandistico propiziato dai professionisti del discorso, dagli autoproclamati padroni della parola.

Questa è la guerra che la civiltà dell’hamburger sta conducendo contro la Russia di Putin, utilizzando l’Ucraina del guitto Zelensky come uno strumento e di più come il casus belli per portare a segno una guerra che era stata progettata e portata avanti di fatto fin dagli anni 90, quando cioè la civiltà del dollaro prese ad allargarsi verso oriente occupando un poco alla volta con la NATO gli spazi dell’ex Unione Sovietica. La colpa inespiabile della Russia di Putin, agli occhi dell’Occidente, che ormai meglio sarebbe definire Uccidente, sta nel non genuflettersi servilmente alla globalizzazione americanocentrica.
La colpa di Putin sta anzi per Washington nell’opporre ferma resistenza all’imperialismo a stelle strisce. svolgendo una parte eccellente sul piano geopolitico insieme con la Cina di Xi Jinping. Vedremo dunque quali saranno gli sviluppi, e tuttavia la notizia che stiamo oggi discutendo giova a fugare ogni residuo dubbio possibile.

L’occidente liberale atlantista ha gettato la maschera. La Russia di Putin si sta adoperando in ogni guisa per produrre la pace ed è Washington che non vuole saperne da che l’obiettivo della civiltà del dollaro è quello di portarci nella guerra mondiale con lo scopo di far cadere la Russia e di renderla una propria colonia per poi passare a chiudere i conti con la Cina, anch’essa colpevole di non genuflettersi alla civiltà dell’hamburger. Questo è lo scenario ed è per questo motivo che dobbiamo sperare più che mai in una Russia e in una Cina forti, unite, militarmente sovrane e organizzate, in grado di favorire dunque il multipolarismo resistente all’imperialismo a stelle e strisce.

Radioattività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro