Le dichiarazioni del CEO Larry Fink rivelano le vere intenzioni di BlackRock

Larry Fink, il CEO di BlackRock, che è il più grande gestore al mondo di investimenti con quasi 10.000 miliardi di dollari in gestione, ripeto 10.000 miliardi di dollari, critica il protezionismo e il populismo per i loro effetti inflazionistici e per l’aumento della disuguaglianza.
Secondo Fink, quindi il CEO di BlackRock, il populismo danneggia soprattutto il 25% più povero della popolazione, colpito dall’aumento sui tassi sui mutui, sul credito al consumo, mentre il 25% più ricco beneficia degli investimenti e dei loro rendimenti. Sostiene insomma la necessità di partenariati pubblico-privati per stimolare la crescita economica e ridurre i deficit pubblici, criticando la lentezza burocratica in Europa, propone l’Inflation Reduction Act, che vorrebbe dire sostanzialmente una legge per ridurre l’inflazione, evidenziando l’importanza di una transizione energetica, equa e pragmatica, che riduca i costi e coinvolga i paesi in via di sviluppo, scusate se mi viene da ridere, inoltre sottolinea come il protezionismo e l’inflazione colpiscono i più poveri, mentre i più ricchi continuano a prosperare.

Mi permetto di osservare il signor Blackrock che in realtà l’inflazione è un problema, soprattutto per chi ha i capitali. Cioè, è chiaro che l’inflazione è un problema per chi ha grandi capitali. Signor BlackRock, parliamoci chiaro.
Non è il poveraccio che ha un problema di quel genere, perché lui di grandi capitali risparmiati non ne ha. Semmai lui vuole trovare un posto di lavoro che il taglio della spesa pubblica e l’aumento delle tasse non possono creare, perché le imprese non assumono. Quindi, scusate la digressione, ma quando mi dicono che Gesù Cristo è morto dal freddo io non ce la faccio a non reagire.
Mettendo in guardia il crescente di vario tra Europa e Stati Uniti in termini di produttività, innovazione, eccetera, e dire che l’Europa dovrebbe adottare una cultura della crescita. Non ho ben capito che cosa voglia dire. BlackRock insieme a State Street e Vanguard formano il più grande cartello finanziario globale.

Sono azionisti della maggior parte delle società strategiche pubbliche e private, influenzano una notevole influenza sulle politiche governative di molti paesi a partire dagli Stati Uniti. Ecco, questo potere smisurato è il risultato di decenni di deregolamentazione finanziaria, libera circolazione dei capitali e cioè di quelle normative che ovviamente BlackRock vorrebbe incrementare perché vogliono diventare i padroni del mondo, già lo sono, la finanza comanda sulla politica. Questa è la realtà.
Io mi occupo di tutt’altro. Per il mio mestiere incontro le piccole e medie imprese tutti i giorni. Faccio consulenza sulle scelte strategiche delle piccole e medie imprese italiane.

Per cui vi invito al webinar del 3 di luglio. Potete iscrivervi sul sito valeriomalvezzi.it. Vi assicuro che non parlerò di BlackRock.
Parlerò delle piccole e medie imprese italiane e del loro piano strategico per stare sul mercato. A me non interessano i grandi poteri finanziari.

Malvezzi Quotidiani – L’economia umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi