Gli USA e l’allarme Fentanyl: l’Italia deve temere la piaga americana? Ecco i numeri

Una strage letale e silenziosa sta dilagando in questi ultimi anni nel territorio degli Stati Uniti e potrebbe arrivare anche in Italia. Non è il Sars Cov-2 la causa dei migliaia di decessi che si stanno verificando in Nord America. Parliamo invece del Fentanyl: l’oppioide sintetico denominato anche “droga degli zombie”: 50 volte più potente dell’eroina e 100 volte più potente della morfina. Solo negli USA, un americano entra in overdose in media ogni 8 minuti, per aver ingerito una sola pasticca di questo oppiaceo. In Italia, il Governo teme che una diffusione simile potrebbe arrivare anche nel nostro Paese. Il Fentanyl é una delle droghe più letali e allo stesso tempo più a basso costo: bastano solo 10 grammi per produrne 300 dosi. Per questo motivo l’11 Marzo, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto sulla stretta alle droghe sintetiche. Ma quali sono i numeri della diffusione nel resto degli Stati Uniti? E cosa sta succedendo in Italia?

Il decreto sulle droghe sintetiche

L’Italia non è rimasta a guardare di fronte alla diffusione di oppiacei che sta dimezzando la popolazione degli Stati Uniti. Se fino ad oggi i principali media erano rimasti indifferenti a questa tragedia, la settimana scorsa il Consiglio dei Ministri ha discusso un decreto legge sulle droghe sintetiche. L’obiettivo è quello di aumentare le sanzioni per chi esporta e importa sul mercato le sostanze chimiche necessarie alla produzione degli oppiacei. Il Governo italiano ha introdotto un vero e proprio Piano nazionale di prevenzione contro l’uso delle droghe sintetiche per sensibilizzare i cittadini sulla pericolosità del farmaco e prevenire le dipendenze dal Fentanyl. Il Ministero della Salute aveva già fatto scattare l’allerta di grado 3 (massimo livello) per potenziare le misure di protezione dei preparati farmaceutici a base dei questo oppiaceo e dei suoi derivati. Il Piano consentirà di evitare che il Fentanyl venga smerciato sul mercato delle droghe e che possa uscire dal circuito sanitario. Il farmaco dovrebbe essere prescritto dal medico ed acquistato in farmacia, solamente in qualità di analgesico per combattere il cancro. Per adesso la diffusione del Fentanyl nel nostro Paese è abbastanza moderata. L’attenzione maggiore è incentrata sull’evitare il rischio dei furti all’interno delle farmacie e monitorare anche le prescrizioni farmaceutiche del farmaco.

La strage negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti ci sono stati 109.680 casi di overdose da Fentanyl: è questo il numero dei decessi causati dall’oppiaceo nel 2022. Basti pensare che l’overdose dal farmaco è la prima causa di morte per gli under 40 in ben 37 Stati Americani. Secondo i dati dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), nel 66% dei casi è anche la prima causa di decessi per overdose, solo negli Usa. A New York il farmaco ha prodotto l’81 % dei decessi e nel 2023 le morti sono state 3000: il dato più alto mai registrato a partire dagli anni 2000. L’abuso del l’oppioide sta creando una vera e propria strage negli Stati Uniti e a farne le spese sono soprattutto i senza tetto e gli afroamericani. Se ci spostiamo in California, a Los Angeles nel 2022, il 21 % dei decessi riguardava la popolazione nera. Secondo il parere di Amanda Cowan, direttrice esecutiva del Community Health Project Los Angeles, il rischio per la comunità dei neri a Los Angeles, è quella di venire decimata. A San Francisco il Fentanyl sta facendo più vittime del Covid e per le strade della città dilaga il caos. Il centro è invaso da tossico dipendenti, che si accasciano sui marciapiedi prima di entrare in overdose. Solamente nei primi tre mesi del 2023 ci sono stati 200 decessi per colpa dell’oppiaceo.

Lo stato di Emergenza in Oregon

Nello stato dell’Oregon, questo tipo di droga ha ridotto l’aspettativa di vita a 78 anni. La maggioranza dei cittadini e diverse sedi aziendali hanno dovuto letteralmente traslocare e trasferirsi altrove. Il tasso di criminalità e violenza per colpa dell’uso degli oppiacei è infatti schizzato alle stelle. Per questo motivo a Febbraio, la governatrice dell’Oregon Tina Kotek ha dichiarato lo stato di emergenza di 90 giorni. Il nostro Paese e il nostro Stato – ha detto– non hanno mai visto un aumento dei morti come adesso, un dato che ci spinge a intervenire subito”. Dal 2019 al 2022, quindi in soli tre anni, le morti sono passate dai 280 ai 956: ovvero sono triplicate. L’obiettivo, visto i dati allarmanti che testimoniano il dilagare sempre più veloce della diffusione da Fentanyl é lanciare campagne pubbliche sul tema, potenziando il servizio di assistenza per i tossicodipendenti.

L’incontro tra Cina e USA

Per evitare che la strage possa diventare mondiale, il 30 Gennaio, le delegazioni di Usa e Cina si sono incontrate a Pechino. L’obiettivo è quello di combattere insieme la diffusione del Fentanyl e proteggere il mondo dalle droghe sintetiche sempre più presenti sul mercato internazionale. Un passo importante per il futuro dei due paesi, che potrebbe creare un terreno fertile per una collaborazione comune: sconfiggere lo stesso nemico. L’intento degli Usa é reprimere i canali di traffico di droga che partono dal paese asiatico. La Cina é infatti la prima produttrice di Fentanyl e di conseguenza la prima responsabile della serie di decessi che stanno decimando gli Stati Uniti e ironicamente la principale avversaria sul piano geopolitico della bandiera a stelle e strisce. Paradossalmente, il parere condiviso da molti economisti, è che Pechino stia usando il traffico da Fentanyl per indebolire gli americani dall’interno e sul piano socio-politico. In effetti, una popolazione dipendente dalle droghe è incapace di intendere e di volere e quindi più facile da manipolare.

Il Fentanyl in Europa

Ora il pericolo è che la piaga possa dilagare in tutta Europa, ma in alcuni Stati il farmaco si sta già diffondendo. Per questa ragione gli USA hanno deciso di mettere al primo posto la lotta al narcotraffico nella politica internazionale. L’intenzione è quella di lanciare un messaggio al livello mondiale contro le droghe. Washington ha lanciato una Coalizione globale di 90 Paesi per combattere gli oppiacei e non più da sola. All’interno del programma si trova anche l’Italia che nel 2021 era al quarto posto nel mondo per consumo di Fentanyl, preceduta da Spagna e Germania. L’obiettivo è creare un programma di controllo per monitorare il consumo di droghe sintetiche negli Stati Uniti e frenare l’attacco della Cina. Il narcotraffico è sempre più parte integrante del riciclaggio di denaro e sempre più al centro di indagini da parte della Guardia di finanza, per via della presenza di organizzazioni criminali cinesi anche in Italia.