Altro che ecoansia, “Europarlamento vuoto, luci accese e temperature da Agosto”: Panza pizzica gli ecosprechi UE

Le aule del Parlamento Europeo di Bruxelles sembrano godere di una sorta di immunità per ciò che concerne gli sprechi ambientali. Se i Paladini del green hanno cercato di incentivare in tutti i modi la lotta al cambiamento climatico, nei fatti sembra non essere così. L’europarlamentare leghista Alessandro Panza ha smascherato la doppia faccia dei parlamentari dell’Ue, che sembrano fregarsene di rispettare le regole, peraltro da loro stabilite. Infatti nelle aule di Bruxelles le temperature sono decisamente troppo alte e arrivano a toccare i 27 gradi a Marzo. Non si bada a sprechi: le stanze sono illuminate tutto il giorno, mentre ai cittadini viene chiesto il risparmio energetico. Il paradosso più grande è che le aule sono tutte deserte: quindi ai tropici non ci sta nessuno. Panza ha denunciato le contraddizioni dei leader del green, pubblicando un video su X.

Il contenuto del video

Il Parlamentare ha ripreso le aule deserte di Bruxelles, che registravano una temperatura decisamente inidonea per il mese di Marzo. Alessandro Panza è poi uscito fuori dalle stanze e si è recato all’esterno, dove la temperatura ambientale registrata era di 10 gradi centigradi. “Siamo passati da un’aula del Parlamento Europeo di Bruxelles per alcune riprese e ci siamo accorti che la temperatura era da spiaggia ad agosto. Così abbiamo rimediato un termometro per ambienti e abbiamo scoperto che la temperatura era di 27 gradi per un’aula che rimarrà inutilizzata per giorni e giorni. Una cosa imbarazzante“, ha commentato Panza, che ha scoperchiato il vaso di pandora dei paladini del green. Poi si è rivolto ai cittadini affermando: “Il Green Deal va bene, ma solo se lo fate nelle vostre spendendo decine di migliaia di euro a famiglia per l’efficientamento energetico, mentre nei palazzi europei le luci sono sempre accese e il riscaldamento è a palla“. Un appello che il Parlamentare ha esplicitamente diretto ai cittadini, soprattutto in vista delle prossime Elezioni Europee di Giugno.

Conclusioni

Il paradosso più inquietante è che i luoghi incriminati sono gli stessi dove il Parlamento Europeo aveva ufficializzato le severe normative green che avrebbero dovuto seguire tutti i cittadini. Non solo Bruxelles non dà il buono esempio, ma cerca di nascondere il proprio modus operandi sotto il tappeto. Sono gli stessi Parlamentari che ci chiedono di rinunciare alla macchina che inquina, acquistare costosi sistemi di riqualificazione energetica, impiantare pannelli fotovoltaici e ridurre il consumo di acqua e luce. Loro, che sono gli stessi che incolpano i cittadini di non prendere sul serio l’inquinamento ambientale. Sempre loro, che ci dicono che tanto ormai è troppo tardi. Da un lato i sacrifici dei cittadini, dall’altro l’inadempienza di una classe dirigente.