“Ecco perché vogliamo la monarchia”: parla un esponente dei monarchici italiani

Quanto c’è di anacronistico nella parola “monarchia“? In realtà le monarchie esistono ancora oggi, nel Regno Unito, in Danimarca, Norvegia, Svezia, o Spagna.. La domanda che qualcuno ancora si pone, è se rispetto alla Repubblica, la Corona possa garantire un equilibrio di potere più affidabile e solido. Nell’Europa Occidentale, prima della caduta del Muro di Berlino, le monarchie erano addirittura in maggioranza rispetto alle Repubbliche. Oggi, il numero dei Re e delle Regine regnanti in Europa, si è drasticamente ridotto.

Antonio Parisi, Giornalista e scrittore, svela quelli che secondo lui sono dei retroscena clamorosi sulla storia della Repubblica: “La Monarchia ha un ruolo fondamentale: nei paesi in cui c’è, è presente un punto di equilibrio rappresentato dalla Corona. Nelle Repubbliche invece non avviene, perché ci sono Presidenti che sono quasi sempre uomini che pendono dalla parte politica che gli conviene“.

Ma perché in Italia, secondo i monarchici, vige una vera e propria avversione per la Corona? “Nel nostro Paese c’è un avversione che deriva dal fatto che come diceva Churchill, “gli italiani vanno alla partita di pallone come se andassero in guerra e vanno in guerra come se andassero ad una partita di pallone”.

In realtà Vittorio Emanuele non era il vero capo della Casa Reale questo si sa e non ha avuto una buona Stampa: è stato invece preso in giro dalla Stampa. Il guaio è che la Repubblica è nata il 2 Giugno 1946 tramite un imbroglio e chi si prende il potere con l’inganno si sa, fa passare gli altri per delinquenti. Infatti, sono state ritrovate delle testimonianze dirette secondo cui la Corte di Cassazione non ha mai proclamato la Repubblica. Il 18 Giugno la Cassazione prese atto solo dei risultati dichiarati dal Ministro degli Interni, dichiarando i risultati del Referendum ma non proclamando la Repubblica. Ricordiamo che c’entrano le minacce di Sandro Pertini che minacciava la Guerra civile se non fosse stata proclamata la Repubblica. Di fatto come diceva Vezio Crisafulli, se Umberto non ha subito la debellatio, allora la Repubblica è nata in virtù di un Colpo di Stato fatto da Alcide De Gasperi. Perché la notte tra il 12 e il 13 Giugno, senza attendere il risultato della Corte di Cassazione, si proclamò Capo provvisorio dello Stato, e il Re per evitare la Guerra Civile partì per l’esilio”.

Nel 1959 la Magistratura di Roma ha affermato che Umberto non era un ex Re, ma era ancora un Re. Una cosa incredibile, che forse solo in Italia poteva succedere. Cari miei, questa Repubblica è fuori dalla realtà: una Repubblica che ha dei magistrati che combinano quello che combinano, che ha avuto la P2. Questa è una Repubblica da schifo, questa è la verità“. Insomma, il Re è nudo, secondo i monarchici.