La procura ha chiesto 4 anni di squalifica per Paul Pogba, trovato positivo al testosterone mesi fa in un canonico controllo effettuato a margine di una gara di Serie A. La scelta del calciatore, risultato positivo anche dopo le controanalisi, è stata quella di non patteggiare. Ricorrendo al patteggiamento il calciatore avrebbe potuto ottenere due soli anni di squalifica, mentre ora rischia il massimo della pena prevista per assunzione di sostanze dopanti.

Spiega Stefano Agresti: “Se avesse patteggiato avrebbe potuto ottenere due anni, ma la sua carriera sarebbe finita lo stesso. Io credo che vada allo scontro legale per avere ridotta di molto la squalifica. Anche lui sa che due anni sono troppi. Non si può essere però sempre indulgenti con i calciatori. Ci sono regole, norme, la pena massima possibile è 4 anni e quindi ne hanno chiesti 4. Non penso sia una richiesta eccessiva.

Lato Juventus c’è sicuramente l’opportunità di risparmiare su uno stipendio monstre per un calciatore quasi sempre infortunato, Furio Focolari sul tema ha le idee chiare: “Per me Pogba era un giocatore sul viale del tramonto, non per età ma tra vita privata e infortuni ci aspettavamo problemi. Fa tristezza perché è stato un grandissimo campione. Per la Juventus a livello economico è una liberazione“.