L’Inter rifà i conti: il debito è di 807 milioni ▷ Bellinazzo: “Potrebbe automaticamente cambiare proprietà”

Finisce l’anno solare e le considerazioni sulla squadra di Milano, quella nerazzurra, sono altalenanti.
Se da una parte, dal lato sportivo, l’Inter può ritenersi soddisfatto, e continua ad esserlo, dall’altra parte non sorride affatto.
La sponda economica della compagnia Zhang è alle strette con un debito mostruoso: circa 807 milioni di euro.
Minore sì del debito complessivo registrato nell’esercizio precedente (circa 881 milioni). Tuttavia il problema, enorme, rimane.
E di Inter si continua a parlarne quindi anche per le difficoltà economiche che negli anni hanno tenuto banco.
Il paradosso sta nel fatto che i risultati sportivi sono ottimi. Primi in classifica, ma con un problema fondamentale.
Che sia anche segnale di una complessa e difficile situazione della nostra Serie A? Cosa succederà al Gruppo Inter?
Lo abbiamo chiesto a Marco Bellinazzo, giornalista per Il Sole 24 Ore ed esperto di business nel campo sportivo.

Per la situazione delle italiane in generale, “è evidente che è una situazione molto grave sotto tanti punti di vista.
Ci sono chiaramente dei club che sono in qualche modo in controtendenza, ma si fa davvero fatica a risalire, perché poi alla fine di tutti questi discorsi il ragionamento è molto semplice: se non trovi delle chiavi e degli asset per aumentare i ricavi annuali, tu puoi anche ridurre i costi, ma ridurre troppi costi poi significa indebolirsi, in particolare in ambito europeo, che significa non avere accesso ai ricavi della Champions e quindi diventa un buon cane che si morde la coda
“.

Spostando invece la lente d’ingrandimento sulla pietra dello scandalo, Bellinazzo spiega che il debito “supera gli 800 milioni.
Poi è più basso, intorno a mezzo miliardo, considerando i crediti e le disponibilità liquide, ma è comunque molto alto.
La regola aurea della UEFA è che tu abbia un livello di indebitamento finanziario pari al tuo fatturato annuale: deve essere uno a uno il rapporto. L’Inter ha abbondantemente superato i 400 milioni di fatturato strutturale, quindi più o meno ci sta.
L’Inter ha un settlement agreement che deve rispettare. Loro pagano ogni anno credo quasi 50 milioni all’anno solo di interessi passivi
“.

Ovvio che una situazione grave di questo tipo costringe a pensare anche al futuro della proprietà.
Suning ha messo quasi 700 milioni all’Inter tra l’acquisto e le altre cose nei primi anni. In tutti questi anni non ha più finanziato direttamente l’Inter, se non con un debito contratto con Oaktree, che tra l’altro va a scadenza a maggio 2024.
L’Inter in questo momento è impegno a Oaktree, che dovrà concedere alla scadenza o un rifinanziamento, o dovrà essere pagato attraverso soldi che l’Inter magari recupererà in altro modo. Se non dovesse essere estinto questo debito, più sopra chiudere il discorso, l’Inter automaticamente diventerebbe proprietà di questo fondo
“.