Cresce il raggio d’azione della censura ▷ “Usano la parola scienza per silenziare voci divergenti”

La cosa più sconvolgente è che ci sia qualcuno che pretende di imporre dall’alto cosa sia vero e cosa sia falso e non permetta la discussione su quei temi. C’è un potere che ha deciso che su certe cose la verità è quella e non si può discutere, e chi provi a discuterla viene perciò stesso silenziato. Questo è pericolosissimo, oltre a essere del tutto fuori dai parametri di ogni idea di democrazia”. Una pericolosa deriva denunciata da Diego Fusaro, che condanna “Il fatto che qualcuno, un’autorità, ci possa dire cosa possiamo pensare e cosa non possiamo pensare è di una gravità inaudita”.

Secondo Diego Fusaro dunque, viviamo in una società dove, in particolare dalla pandemia in poi, la parola “scienza” è stata utilizzata per silenziare pareri discordanti con la narrazione dominante: “La battaglia della scienza non è mai la battaglia per togliere a qualcuno il diritto di dire o di pensare qualcosa, quando anche fosse non scientifico. Vorrei ricordare che la scienza si basa sul dibattito, non sul silenziamento delle visioni divergenti. Quindi non ha nulla a che vedere con la scienza nemmeno questo modo di operare pericolosissimo, che ormai si è imposto e queste piattaforme digitali ne sono un esempio eclatante. Alcuni ancora non l’hanno capito evidentemente e pensano che in realtà vengano eliminate le voci pericolose. In realtà il vero pericolo è che ci sia qualcuno che possa dire cosa è pericoloso e cosa non è pericoloso dire e sostenere”.

Un esempio diretto e sempre attuale di come questa censura abbia operato in passato, viene facile pensando a quanto accaduto direttamente ad alcuni video diffusi da Radio Radio, come ricorda Fabio Duranti: “Con la scusa della pericolosità di alcune persone, queste venivano ghettizzate addirittura. Il dolore, la vessazione, non credo abbiano un colore della pelle, una religione. Quando è una vessazione è una vessazione. Quando c’è un dolore, c’è un dolore. E quando si toglie la libertà, quando si toglie la voce, è comunque un dolore, ma è anche un presagio funesto. Bypassare il concetto che qualcuno può essere censurato o censurabile soltanto da un magistrato per una effettiva, reale pericolosità sociale. Nel nostro caso la pericolosità sociale è stata determinata per il professor Montagnier, premio Nobel per la medicina, illustrissimo vero virologo, con h index elevatissimo che aveva detto ‘guardate state attenti a quello che fate perché potrebbe essere pericoloso”.