Vannacci, il sondaggio che ribalta tutto ▷ Borrelli: “Demonizzazione creata da alcuni influencer”

Il libro del generale Vannacci ha colpito la gran parte dell’opinione pubblica, grazie al grande rilievo dato dai mass media ad alcune parole contenute al suo interno. Ma cosa pensano realmente gli italiani sul libro “Il mondo al contrario” e sulle idee contenute nello stesso? A questa domanda ha risposto “Termometro Politico“, che ha raccolto alcune percentuali interessanti sul gradimento in generale degli intervistati sul testo di Vannacci, ma anche sulle opinioni più discusse in queste settimane espresse dal Generale nel suo lavoro. A sorprendere però sono le distanze di percentuali tra coloro che effettivamente dichiarano di aver letto il libro, e coloro che invece hanno basato le risposte solo su idee raccolte da chi ha commentato il libro.

Dati che, secondo Gianluca Borrelli di Termometro Politico, suggeriscono alcune evidenze: “Coloro i quali avevano letto il libro, che avevano intenzione di leggerlo, comunque che si erano informati in qualche modo, erano in buona parte quelli che erano più d’accordo con il Generale. Per quanto riguarda invece quelli che erano ferocemente contrari, erano in gran percentuale coloro i quali non solo non l’avevano letto, non avevano ascoltato nessun estratto, ma avevano soltanto capito che c’erano dei loro punti di riferimento che ne parlavano male. E questo perchè per questa categoria di persone bastava e avanzava, non ne volevano sapere altro. Gli bastava sapere che per esempio l’influencer di turno, un giornale, un personaggio pubblico, diceva una cosa e quella persona a quel punto bisognava seguirla senza bisogno di guardare il libro.

Tutti noi abbiamo bisogno di punti di riferimento. Ora, però, quando il punto di riferimento abusa in qualche modo o non permette alle persone di crearsi una propria opinione, di sviluppare un proprio pensiero critico, ma spinge fortemente, comincia a dire negazionista, omofobo, sessista, razzista, appena quello dice una parola, non si aiuta il dibattito pubblico e si crea una demonizzazione inutile che polarizza“.

Le percentuali sono molto significative: “Se andate a vedere, il 77% non l’hanno proprio letto. Cioè, ho letto solo alcuni estratti, non ho letto nulla, quasi nulla, non ho intenzione di comprarlo. Quelli che vogliono segare sono in realtà quelle persone che non l’hanno nemmeno letto il libro. Hanno seguito pedissequamente gli insulti di omofobia, le cose che sono apparse sui giornali”.