La telefonata tra Putin e il capo della CIA prima dell’inizio della guerra: gli USA sapevano tutto?

Gli americani hanno fatto trapelare tramite la Cia alcuni documenti che dimostrerebbero addirittura che la settimana prima dell’inizio dell’operazione speciale di Putin in Ucraina, c’erano state delle trattative: addirittura una telefonata tra il presidente Putin e il capo della Cia, Burns, che poi, neanche a farlo apposta, è stato ambasciatore americano proprio in Russia, prima di diventare il direttore della Cia. Ma nulla è a caso. In questa telefonata il capo della Cia e il presidente russo avrebbero addirittura concordato i termini, più che altro direi i limiti, dell’operazione speciale.

Un’operazione speciale che è stata pianificata a tavolino.
Basti pensare che è stato dichiarato il fatto che Putin si sarebbe impegnato a far sì che la guerra riguardasse soltanto il territorio ucraino, quindi non si sarebbe allargata altrove. E questo quindi va a smontare quello che i nostri media ci propagandano da ormai due anni.
Ci hanno infatti raccontato che bisognava unirsi “per fermare Putin, altrimenti sarebbe arrivato fino ai confini con l’Europa, perché il suo obiettivo era conquistare quanto più territorio è possibile, espandersi sempre di più oltre l’Ucraina”. Ci hanno quindi raccontato che era un “pericolo imminente per l’Europa, motivo per cui bisognava unirsi tutti con le sanzioni e con l’invio di armi”.
Una balla enorme. Perché adesso scopriamo dalla Cia che c’era invece un accordo dove gli Stati Uniti sapevano benissimo che l’operazione di Putin non sarebbe mai andata oltre l’Ucraina, perché Putin avrebbe voluto sistemare delle questioni interne per mettere in sicurezza i filorussi del Donbass.

Voleva in qualche modo togliere il potere ai nazisti ai confini con la Russia, che avevano un potere enorme in Ucraina, ma non avrebbe voluto assolutamente andare oltre quelle che erano le sue i suoi obiettivi dichiarati. Gli americani lo sapevano, perché ne avevano discusso proprio con il presidente russo tramite Burns della Cia. Altra cosa che era stata chiarita: Putin non avrebbe usato armi nucleari. Quindi non avrebbe fatto mai sì che una escalation della guerra lo avesse portato ad utilizzare le armi nucleari.
E dall’altra parte gli americani si impegnavano a non rovesciare il governo russo, quindi a non indurre un cambio di governo.
E s’impegnavano ad obbligare l’Ucraina a non attaccare mai in territorio russo. Queste sono delle rivelazioni importantissime.
Poi cercheremo di capire anche perché sono poi impazziti questi americani, e hanno fatto queste rivelazioni.
Rivelazioni che sono state riportate sui media americani, non sui media italiani.
La rivelazione proviene infatti da un articolo di Newsweek.

Insomma, Putin s’impegnava a non usare le armi nucleari.
Putin si impegnava a non andare oltre l’Ucraina e gli americani si impegnavano a non rovesciare Putin.
E la prova l’abbiamo avuta della veridicità di quanto è stato accordato tra la Cia e il presidente russo.
Quando c’è stata l’operazione di Prigozhin, quel tentato “golpe”, come lo hanno chiamato, che è stata più una pagliacciata, lì abbiamo visto che gli americani non hanno nella maniera più assoluta interagito.
Non hanno provato a spingere su quel tentato golpe per fare fuori Putin.

Cosa che Prigozhin gli avrebbe servito su un piatto d’argento.
Invece gli americani sono stati molto silenti in quel periodo.
Ma soprattutto non hanno approfittato di quella marcia su Mosca dei membri della Wagner per indurre, per stimolare, per facilitare quel colpo di stato. Al contrario, proprio in quel periodo, sono stati assolutamente passivi.

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