Il momento esatto in cui l’Italia firmò per essere resa ostaggio: l’inizio della “dittatura fredda”

Finalmente sarà chiaro a tutti quando l’Italia è stata presa definitivamente in ostaggio dagli apparati americani e dalla CIA.
Quindi andremo a tracciare quelli che sono tutti i passi, tutti gli step che hanno portato al sequestro del Bel Paese partendo dal 1943, quando l’Italia fu costretta a firmare l’armistizio di Cassibile, in provincia di Siracusa, in Sicilia.

Un armistizio che prevedeva una resa totale come quella che poi sarà anche oggetto del Trattato di Parigi del 1947, quando le potenze vincitrici si accordano sul principio, appunto, della “resa incondizionata”. Ora, amici miei, la resa incondizionata vuol dire che nel Trattato una delle parti, ovviamente la parte sconfitta, accetta di arrendersi al nemico senza avanzare alcun tipo di pretesa, né politica, né economica, né militare. Ed è quello che è successo. Quindi questi sono due trattati che noi dobbiamo avere ben presenti: Cassibile nel 1943, il Trattato di Parigi del 1947. Perché oggi sentiamo ripetere che gli americani ci hanno liberati.
Ora, cari miei, non si libera una persona, uno Stato o un paese facendogli firmare un trattato del genere.

Questo vuol dire che ci hanno presi da una gabbia, è vero, e ci hanno spostati all’interno di un’altra gabbia.
Ora voi direte: “Ma allora preferivi rimanere sotto ai tedeschi, sotto alla dittatura nazista?” Assolutamente no. Inutile dirlo.
Però fate attenzione ad una cosa perché se l’Italia fosse rimasta sotto ad una dittatura sarebbe rimasta sotto ad una dittatura palese.
Ora, quando una dittatura è palese, non dura mai per sempre, abbiamo avuto tantissimi esempi in Italia, in Germania, in Sud America.

Le dittature palesi prima o poi vengono rovesciate. Perché?
Perché il contrasto tra i dittatori e il popolo è un contrasto verticale.
Che cosa vuol dire? Che sopra ci sono dei dittatori che impongono la loro linea, le loro leggi e le loro regole e sotto c’è un popolo che subisce tutto ma che nello stesso tempo pressa dal basso fin quando riesce a far saltare quella dittatura.
Quindi questo è quello che sarebbe accaduto sicuramente anche all’Italia in caso di dittatura palese.
La dittatura occulta, quella nella quale invece ci hanno trasportato poi quelli che noi chiamiamo i “liberatori”, è molto meno violenta nell’apparenza, molto meno invasiva, ma non finisce mai. Perché i popoli non se ne rendono conto.

Quindi non mi venite a dire che siamo stati liberati: siamo stati trasportati da una dittatura palese ad una dittatura occulta.
Una dittatura che io potrei addirittura chiamare “dittatura fredda“, con richiamo alla Guerra fredda.
La guerra la puoi combattere con i carri armati, come è successo nella seconda guerra mondiale. Lì è una guerra palese.
Oppure puoi decidere di combattere una guerra più subdola, come hanno fatto gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, e chiamarla “Guerra fredda”. È una guerra meno violenta, apparentemente, rispetto alle guerre tradizionali. Ma è una guerra che fa comunque tanti morti.
È una guerra che crea problemi enormi ai popoli. Stessa cosa con la dittatura palese e non.
Noi siamo stati portati con l’armistizio di Cassibile e con il Trattato di Parigi all’interno di una dittatura.

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – con Francesco Amodeo