Bloomberg svela la crescita italiana rispetto a Germania e Francia; alla faccia del fanalino di coda

Oggi veniamo a scoprire che l’Italia non si trova nella situazione economica disperata che ci hanno raccontato per tanti anni.
Secondo Bloomberg il Paese ha mostrato una crescita significativa rispetto alla Francia, la Germania e alla Spagna, attestandosi anche leggermente al di sopra della media dell’Eurozona. Bloomberg attribuisce questi risultati alle presunte riforme economiche e ai presunti fondi del Next generation dell’Unione Europea. E non può fare a meno di osservare che le imprese italiane sono state più rapide ad adattarsi ai cambiamenti.

Il modello economico tedescocentrico, basato su materie prime a basso costo e moderazione salariale, ha mostrato quindi i suoi limiti, durante questi anni di crisi. Bloomberg si guarda bene dal ricordare che un significativo deficit pubblico ha contribuito alla crescita del PIL, riducendo e stabilizzando il rapporto debito PIL. Il dispiacere quindi di non potere mettere nuovamente l’Italia sul banco degli imputati e magari poterci fare un bel po’ di soldini vendendo allo scoperto i BTP, appare evidente.
Ma ci sono ancora alcuni fattori di rischio, secondo Bloomberg, come il livello d’istruzione italiano, giudicato basso.
La corruzione, che da loro viene percepita, e i tempi di spesa del PNRR.

Insomma, un monito all’Italia che ricorda un pochettino il famoso film nel quale veniva detto a Troisi: “Ricordati che devi morire“.
A cui noi rispondiamo come fece il nostro compianto grande comico: “Mò me lo segno“.

Ecco, io da italiano sono veramente stanco di subire queste lezioncine di economia, peraltro palesemente sbagliate, fondate su fondamenti antiscientifici in cui il nostro Paese è sistematicamente presentato come un paese di Fantozzi, baffi neri, mandolino, fare sempre casino, mafia, spaghetti eccetera. Io non so voi, ma per me è umiliante.
Io tutti i giorni faccio consulenze agli imprenditori che mi dicono: “Ma veramente pensano questo di noi?
Gente che investe, crea posti di lavoro, mantiene l’occupazione, mantiene prodotti, esporta e lavora tutto il giorno.
Ma veramente questi giornalisti, questi autori economici, questi grandi pensatori internazionali pensano che noi siamo quella roba lì?

Malvezzi Quotidiani – L’Economia Umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi