In piazza per ribadire il diritto di cura e il reintegro dei sanitari radiati

In occasione dello sciopero di Venerdì 26 maggio, è stata lanciata una importantissima iniziativa a cui noi del mondo antisistema, quello che io più propriamente preferisco definire il mondo libero, dovremmo tutti partecipare. La FISI, federazione italiana sindacati Intercategoriale, ha infatti messo insieme decine e decine di movimenti in tutta Italia per manifestare fuori dalle prefetture delle diverse città e per denunciare lo stato di totale degrado della sanità pubblica, per ribadire l’assoluta inviolabilità del diritto individuale, di scelta e di cura che a quanto pare è stato messo nuovamente in discussione dal nuovo piano nazionale di prevenzione vaccinale.

A questo proposito, il presidente della Fisi, Ciro Silvestri da me interpellato, ha fatto sapere che le piazze chiederanno il reintegro di tutti i sanitari radiati o sospesi dal lavoro, e soprattutto chiederanno che il sistema sanitario nazionale si faccia carico dei numerosi casi di cittadini che hanno subito reazioni avverse da vaccino e che sono stati completamente abbandonati a se stessi. Sarà una occasione buona per ribadire il chiaro e netto no all’invio di armi in Ucraina e quindi il rispetto dell’articolo 11 della Costituzione.

Alla mobilitazione sono ovviamente invitati tutti i lavoratori del settore pubblico e privato, dalle ore 11, nei pressi di tutte le prefetture d’Italia, perché sono state veramente tantissime le città che hanno aderito all’iniziativa.