“Avrei difeso Costanzo?”, l’editoriale di Duranti ▷ “Molti ignorano perché disse quelle cose terribili”

Che cosa ti senti di dire ai no vax?“.
– “Che andassero via dall’Italia!“.
Parole che pesano come un macigno dopo anni di onorata carriera. Pesano per l’autorevolezza di chi le pronuncia e per la sua intelligenza. Maurizio Costanzo è stato uno dei giornalisti e comunicatori più importanti della nostra storia, e come ogni grande personaggio lo caratterizzavano luci e ombre. Sfumature che tornano a galla nel momento della dipartita, spesso sfiorando critiche che poco si addicono al momento del saluto. Così tornano a riecheggiare anche quelle parole pronunciate nel 2021 in un’intervista: l’oggetto era ovviamente chi sceglieva – non infrangendo alcuna legge – di non vaccinarsi.

Le derive autoritarie hanno fondamento nella paura“. Il concetto su cui torna Fabio Duranti spiega anche perché molti intellettuali e pensatori eminenti nel corso dei secoli hanno ceduto al buio della loro logica per paura (o assoggettamento). Così per qualcuno che si sentiva fragile e a cui era stato riferito con ogni probabilità che un contagio avrebbe potuto costargli la vita, c’è meno spazio per ragionare. Il meccanismo dell’homo homini lupus scatta anche nelle menti più brillanti quando si crede di lottare per un briciolo di vita, tutto sta nell’individuare i responsabili, “cioè le persone che ci hanno indotto a fare questo errore, che hanno trasmesso questa paura. Cerchiamo di evitare l’odio, ma anche che si sbagli l’obiettivo: non sono questi giornalisti che sono stati spaventati. Forse erano meno bravi di quello che pensavamo? Questo sì. Questo potrebbe essere“.