“Un’umiliazione pazzesca!” ▷ Lo sfogo di Amodeo sui retroscena COVID

La gente dimentica, soprattutto, lo stiamo vedendo, con la questione della pandemia“.
Il giornalista Francesco Amodeo parla così della ormai nota inchiesta Covid, quella di Bergamo in cui si sono analizzati i primissimi periodi della pandemia. Ma si riferisce anche a tutto il resto.
Sì perché, a quanto hanno riportato nei giorni scorsi Fuori dal Coro e La Verità, numerosi intrighi, chat e conversazioni nascoste sono state le grandi protagoniste dell’era Covid e vaccini.
Secondo i documenti scovati dal programma di Mario Giordano, dietro a tutte le decisioni della scienza ci sarebbe stato solo Roberto Speranza, Ministro della Salute dell’epoca.

Zaccardi diceva a me e Friolo che dovevamo stare tranquilli, altrimenti avrebbe usato contro di noi dei documenti che aveva nel cassetto. Diversi di costoro hanno palesemente sostenuto che non erano autorizzati a condividere informazioni con me“.
Queste le parole di Pierpaolo Sileri, ex Sottosegretario alla Salute, alla Procura di Bergamo.
Quelle persone che avete visto anche nelle intercettazioni recenti” – commenta Fabio Duranti – “in tutto questo scandalo che sta uscendo fuori sulla questione Covid: non è la scienza che si è piegata alla politica. Sono Tizio, Caio e Sempronio che si sono piegati alla politica mettendosi il cartellino “scienza” sulla testa e hanno spacciato quella semplicemente come una decisione personale loro, suggerita dalla politica“.

Vogliamo parlare dell’Istituto Subalterno di Sanità?” – aggiunge Amodeo – “Non lo posso chiamare Superiore, ma solo Subalterno. Brusaferro chiamava Speranza per chiedergli se poteva andare in televisione: un’umiliazione pazzesca! Mi sarei dimesso il giorno dopo. A noi hanno hanno rimosso pagine per aver dichiarato in anticipo quello che oggi sta emergendo dalle carte della Procura di Bergamo.
E’ ovvio che i burattinai assicurano coperture a tutti i livelli.
Infatti poi, ovviamente, tutto passerà in sordina e la storia verrà dimenticata.
E qui invece è importante il il nostro ruolo di accendere sempre un riflettore
“.