Quando ci fu la divisione del mondo nel blocco est ed ovest, Togliatti fu incaricato di trovare un equilibrio fra Democrazia cristiana comunisti e Cia. Togliatti addirittura nella svolta di Salerno era favorevole a un mantenimento della Monarchia. Quando è caduto il muro la contrapposizione fra DC e PC non aveva più senso, come gli stessi due partiti. Adesso quello che era il glorioso Partito comunista è totalmente al servizio di chi ha davvero il potere, e i suoi esponenti non sanno nemmeno di esserne al servizio. Esiste un problema di destra e sinistra, un problema di giustizia sociale, un problema di difesa della pace e dei diritti ma è totalmente orfano in questo momento. Quello spazio adesso è occupato da quel poco di destra sociale che c’era nell’Msi. Giorgia Meloni appare ora come la migliore erede sia del Partito Comunista che della Democrazia Cristiana stando però al servizio della Massoneria Anglofila“.

La ricostruzione di Meluzzi coglie nel segno alcuni passaggi storici della politica italiana. Come si evince dalle sue parole, il nostro paese non ha mai potuto avere una piena autonomia. La situazione attuale ne è infatti un chiaro esempio. Una destra che viene votata anche da chi storicamente si è sempre sentito a sinistra, ma allo stesso tempo rimane scontento, perché come dice Meluzzi, il grado di autonomia che si può permettere il nostro paese è ancora purtroppo minimo.