La legge di “Mister Supercoppa” Simone Inzaghi non perdona un Milan scarico e spento. Vince l’Inter, e lo fa con un netto ed eloquente 3-0 che non lascia spazio a interpretazioni. Dominatori dall’inizio alla fine, i nerazzurri, che vincono il secondo derby di stagione grazie alle reti di Dimarco, Dzeko e Lautaro Martinez. Male, molto male i rossoneri, con Tomori e Tonali quasi sempre fuori dalla partita e Leao, Diaz e Giroud incapaci di tessere le trame che, meno di un anno fa, li consacravano come campioni d’Italia.

La partita si indirizza già nel primo tempo. Dopo una breve fase di studio, è Federico Dimarco a stappare la partita su contropiede al 10′. Passaggio fantastico di Dzeko per l’accorrente Barella, che mette subito sul secondo palo: lì, il quinto di sinistra si fa trovare pronto e, col sinistro, non lascia scampo a Tatarusanu. Dieci minuti più tardi è Dzeko a raddoppiare: topica difensiva dei rossoneri, il bosniaco raccoglie un lungo lancio dalle retrovie, si fa beffe di Tonali e incrocia sul secondo palo dove il portiere rossonero non può proprio arrivare.

Nel secondo tempo Pioli prova a dare la scossa ai suoi con tre cambi tutti insieme: dentro Origi, Kalulu e De Ketelaere. Le mosse del tecnico rossonero, però, non sortiscono effetti, e anzi è ancora l’Inter ad andare a bersaglio. Ennesimo lancio lungo dalle retrovie, ennesima distrazione della difesa del Milan: Tomori si dimentica Lautaro che lo salta, stoppa di sinistro e con magnifico esterno destro costringe l’incolpevole Tatarusanu a raccogliere per la terza volta il pallone dalla propria porta.

Finisce 3-0 a Ryiad, è l’Inter ad alzare al cielo saudita la sesta Supercoppa della sua storia. Era dal 2007 che la squadra campione d’Italia non concludeva la manifestazione senza segnare un gol. Ai rossoneri servirà riflettere: dopo i risultati deludenti in campionato, serve ripartire subito: le altre non aspettano.