Continuano le polemiche relative al mancato rinnovo del bonus 110% per l’edilizia e allo smaltimento di pratiche e sblocco crediti legato ai cantieri già presenti in Italia. A “Lavori in Corso” si è acceso dibattito tra Igor La Spada, presidente di C.A.N.D.E: e Francesca Tubetti, Senatrice di Fratelli d’Italia. La novità sul superbonus 110% riguarda le unifamiliari: è stato presentato un nuovo emendamento, con una ulteriore proroga utile a dare tre mesi di tempo in più per la chiusura dei cantieri già in essere. Sulla proposta si è espresso La Spada in maniera molto netta: “Prolunga un’agonia, si tratta solo di rimandare di tre mesi in tre mesi quella che sarà una catastrofe sociale

Il problema dello sblocco dei crediti non sembra avere facile soluzione, dal canto suo la Senatrice Tubetti risponde: “La norma non nasce sicuramente bene ma in questo momento stiamo parlando di un emendamento presentato e non ancora votato“.

Replica La Spada: “Attesto la buona volontà della Senatrice ma il problema qui non si tratta di tre mesi in più per l’arrivo dei materiali, qui le imprese sono in estrema crisi di liquidità, dovuta dall’impossibilità di trasformare in denaro i crediti di imposta. Ormai non ci sono più canali per la cessione dei crediti. Purtroppo siamo in una situazione di stallo colossale. Una proroga che sicuramente servirebbe è quella della scadenza del titolo edilizio. Il procedimento inizia quando un soggetto presenta il titolo edilizio presso il comune, questo titolo ha una validità di tre anni, sarebbe più logico quello di legare la scadenza di ciascun cantiere alla scadenza del titolo edilizio di tre anni. I commettenti avrebbero 3 anni per poter terminare i lavori, sarebbe un vantaggio anche per lo stato spalmare in tre anni questi crediti“.

Piccata la risposta della Senatrice eletta con Fratelli d’Italia: “Cade proprio male con me perché non esistono solo aziende che fanno sconto in fattura, c’è anche chi ha fatto prestiti ponte e chi ha garantito con i propri redditi. Non è un palliativo o una proroga del 110%, perché una proroga del 110% cadrebbe su un altro anno di imposta. Stiamo dando ossigeno per completare un cantiere, non per una proroga, l’azienda dove lavoravo compra ancora crediti di imposta. Esistono dei ritardi anche sui medicinali, viviamo in un periodo particolare, non vedo motivo di dire una cosa invece che un’altra agli ascoltatori“.

Noi possiamo fare ben poco, se non c’è la volontà politica di risolvere il problema, continueremo solo a prenderci in giro. Fratelli d’Italia dovrebbe spiegarci come fa a portare avanti quanto imposto dall’Europa per la decarbonizzazione e il miglioramento della classe energetica degli edifici”, conclude La Spada, “avevano uno strumento perfetto che non scosta nulla“.