Durante la pandemia è nata L’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Comitato di revisione del Regolamento Sanitario Internazionale. L’acronimo è R.S.I. e si tratta di un accordo giuridico vincolante per i Paesi. Bene, i membri del suo Comitato di revisione stanno decidendo proprio in queste ore un nuovo assetto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e leggendo le proposte di emendamento al Regolamento sanitario internazionale si evince chiaramente che l’intento è quello di cambiare la natura complessiva dell’OMS.

In pratica si cerca di farla mutare da un’organizzazione consultiva che si limita a formulare raccomandazioni ad una sorta di organo di governo le cui proclamazioni sarebbero legalmente vincolanti. Si evince anche che l’intenzione è quella di ampliare notevolmente l’ambito di applicazione del Regolamento sanitario internazionale. Questo vuol dire fare di tutto per includere scenari che hanno semplicemente un potenziale impatto sulla salute pubblica, in modo da poter ampliare sempre di più il raggio d’azione dell’OMS e dei suoi organi e dei suoi membri. Ovviamente si vuole limitare il più possibile il concetto di rispetto della dignità dei diritti umani e delle libertà fondamentali delle singole persone e questo viene addirittura depennato dal documento.

Loro lo giustificano soltanto in casi di emergenza, ma sappiamo che utilizzano sempre l’emergenza per poi fare in modo che i cittadini siano costretti ad accettare misure che altrimenti non accetterebbero mai e vogliono istituire tra l’altro un sistema di certificati sanitari globali in formato digitale. Tutto questo dovrà essere presentato in maniera definitiva alla 76esima Assemblea Mondiale della Sanità, che si terrà dal 21 al 30 maggio 2023.

È importante però sapere che, affinché le proposte possano essere prese in considerazione, devono essere presentate con almeno quattro mesi di anticipo. Quindi, facendo due calcoli, vi rendete conto perché ci stanno lavorando proprio in queste ore. Proprio in questi giorni infatti il Comitato si è riunito a Ginevra. Adesso quello che possiamo dire con grossa preoccupazione è che in pratica l’organizzazione mondiale della sanità sta tentando una presa di potere globale sfruttando questo nuovo trattato definito trattato pandemico.