Finalmente arriva una bella notizia da questo governo. Avrete notato che in questi mesi sono stato molto critico nei confronti dell’operato del governo di Giorgia Meloni, nonostante io non smetta mai di ringraziare la Meloni per averci liberato dal centrosinistra. Però il mio approccio è molto critico per quanto concerne le scelte di politica internazionale, soprattutto per la scelta di inviare le armi in Ucraina e di reiterare le sanzioni alla Russia che vanno palesemente contro l’interesse nazionale. Ritengo anche, e l’ho denunciato, una sorta di tradimento qualora la Meloni dovesse decidere di ratificare il MES. Ma diamo oggi a Cesare quel che è di Cesare e raccontiamo finalmente una bella notizia che arriva da questo governo. Il ministro della Salute Schillaci ha infatti licenziato il direttore generale dell’AIFA, l’Agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini, uomo di ferro di Roberto Speranza. Quindi con lui uno dei responsabili della fallimentare gestione della pandemia, un uomo che ha avuto incarichi in passato per l’OMS e quindi incapace di contestare qualsiasi imposizione da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Magrini ha infatti guidato un AIFA che si è limitata a ratificare in questi anni quanto imposto dall’EMA, l’Agenzia europea del farmaco, che a sua volta pende dalle labbra dell’OMS e con la quale ha in comune diversi finanziatori. Infatti, sembrerà assurdo dirlo, l’Agenzia europea del farmaco ha tra i suoi principali finanziatori proprio quelle case farmaceutiche sulle quali dovrebbe vigilare. Quindi è un caso in cui il controllato paga il controllore.

Ma torniamo a Magrini. Come ha sottolineato anche il quotidiano La verità, è l’uomo che alla guida dell’AIFA rifiutò nel 2020 una fornitura gratuita di monoclonali che ci erano stati offerti per una sperimentazione clinica poi risultata di successo. Infatti gli stessi monoclonali, poco dopo, l’Italia li dovette acquistare pagandoli 400 milioni di euro. Soldi che ovviamente non ha messo Magrini e che non è riuscito, o probabilmente non ha voluto, mettere in essere un meccanismo di farmacovigilanza attiva sugli effetti avversi dei vaccini anticopia. Quello che ci si aspetterebbe proprio da un ente come come l’Aifa, come l’Agenzia italiana del farmaco. Ma se da una parte Magrini fingeva di non vedere gli effetti avversi, dall’altra parte ha continuato fino all’ultimo a raccontare che quei vaccini erano utili per fermare i contagi, nonostante lo avesse smentito la stessa Fisher che ha dichiarato che quei vaccini non sono stati testati per quello. Magrini è stato poi su questo punto, ovviamente, smentito anche dalla realtà dei fatti. Eppure ha recentemente accusato la Meloni di ostacolare la campagna per la 4ª dose che a suo dire era utile per evitare di portare il virus in famiglia. Quindi ha continuato con questa narrazione nonostante lo avessero smentito in tanti, quindi per meri interessi. Insomma, oggi può essere considerato un giorno di festa. Magrini non ci mancherà. Ringraziamo Schillaci e il Governo Meloni per averlo destinato al dimenticatoio.

La Matrix europea – La verità dietro ai giochi di potere, con Francesco Amodeo