Vorrei approfondire l’enorme successo del documentario Invisibili di Paolo Cassina e Alessandro Amori, un documentario che raccoglie le testimonianze sulle reazioni avverse al vaccino anticovid, dando quindi voce agli invisibili, ossia a chi quelle reazioni avverse le ha subite e quindi è stato totalmente dimenticato, ignorato sia dalla politica che dai media che, per ovvie ragioni, devono fingere di non sapere e quindi fingere che queste persone non esistano. Invisibili dà anche voce a tanti medici che hanno provato a dire la propria sull’argomento e a cui, nel migliore dei casi, hanno messo la sordina, mentre nel peggiore sono stati addirittura radiati dall’albo. Non voglio entrare nel merito del documentario, che non ho avuto ancora il piacere di vedere, ma voglio parlare delle enormi successo che ha avuto e soprattutto della censura mediatica che ha caratterizzato quel successo.

Perché io ho avuto modo di vedere i filmati delle sale strapiene in tutta Italia, ho visto che addirittura sono più le persone che rimangono fuori durante la proiezione perché non riescono ad entrare piuttosto che quelle che affollano le varie sale in giro per l’Italia. Questo sicuramente è un fenomeno importante. Gli italiani hanno voglia di sapere, gli italiani stanno apprezzando questo documentario che evidentemente trovano credibile. Eppure i media hanno totalmente ignorato questo fenomeno, non ne hanno parlato, addirittura è stato rimosso da YouTube. Quindi io volevo approfittare di questo appuntamento quotidiano per togliere questo velo di censura e far arrivare il messaggio a quante più persone possibili. Che c’è un documentario che testimonia le reazioni avverse da vaccino, che sta subendo come al solito una censura senza precedenti.