Sale a otto il numero delle vittime della valanga di Casamicciola sull’isola di Ischia. Un numero che purtroppo è destinato a crescere, dato che ci sono ancora diversi dispersi. Quasi metà delle vittime sono bambini. C’è una bambina di sei anni tra le vittime, che cercava riparo sotto al letto, ancora in pigiama, un neonato strappato dalle braccia dei genitori dalla furia di fango. Una tragedia allucinante che spezza il cuore, ma una tragedia che poteva e doveva essere evitata.

L’abusivismo sull’isola la fa da padrone da sempre. Alcune costruzioni, visibilmente pericolanti, sono lì da sempre. Sono lì nella totale indifferenza delle amministrazioni, dei politici che arrivano sull’isola solo per passerelle durante la campagna elettorale o per mostrarsi durante le tragedie, quando ormai è troppo tardi per intervenire. Questo accade da da decenni ed è sempre lo stesso copione. Rivedremo i politici sull’isola, sentiremo dire che le amministrazioni si adopereranno per far arrivare fondi e per mettere in sicurezza un territorio visibilmente martoriato, poi non accadrà più nulla fino alla prossima tragedia.

Chi come me vive quell’isola da decine di anni vi può assicurare che non è mai cambiato nulla. La storia si ripete, la tragedia torna ad investire l’isola e poi tutto resterà come prima. E noi questo non possiamo più permetterlo. Non possiamo più farlo per quei bambini strappati ai genitori, per quelle vittime innocenti, vittime di un Paese e di istituzioni che hanno sempre chiuso un occhio, soprattutto quando si tratta del meridione del Paese.

La Matrix europea – La verità dietro ai giochi di potere, con Francesco Amodeo