La società tardo-capitalistica e post-moderna si caratterizza anche per essere una società post borghese e proletaria. La società non è più divisa secondo la dicotomia di classe tra borghesi e proletari. L’odierna società si caratterizza per essere una società fintamente inter-classista, una società basata sul profilo unico del consumatore, secondo quanto già previsto da Pasolini.

Una società i cui non ci sono più borghesi e proletari ma solo consumatori distinti fra loro quantitativamente, per la quantità di denaro disponibile. Tutti sono ugualmente consumatori e viene meno la distinzione qualitativa tra borghesi e proletari. Il tardo-capitalismo o capitalismo assoluto e totalitario, in quanto completamente smarcato da ogni limite, tende a produrre un’integrazione totale della coscienza. Creazione in atto di un partito unico politicamente corretto.

L’omologazione planetaria infatti non si realizza solo nell’eclisse della dicotomia di borghesia e proletariato, uniti oggi nell’essere una classe precarizzata di consumatori, ma si manifesta anche nel venire meno della funzione oppositiva dei partiti. Si sta producendo un partito unico neoliberale articolato, un monopartitismo che si fonda su un finto pluralismo in cui i partiti sono tutti interni all’ordine neo-liberale che fingono di contrapporsi ma che in realtà accettano la medesima visione del mondo fondata sull’assolutismo di mercato e sull’atlantismo neo-imperiale.

Ciò che è fuori dal partito unico neoliberale politicamente corretto viene identificato immediatamente con il male assoluto, con il non corretto, ciò che deve essere demonizzato, ciò rappresenta la secolarizzazione della vecchia concezione teologica di male assoluto con la quale non si può discutere ma soltanto annientarla.

In questo partito del non corretto e non allineato, vi sono elementi ideologici mutuati dal vecchio fascismo e comunismo. Sono quasi sempre unificati nella nuova dizione di populismo, categoria che serve a delegittimare tutto ciò che non rientri nel partito unico neoliberale. Populista è chiunque abbia elementi non affini rispetto alla riproduzione del capitale. Oggi più che mai bisogna iscriversi al partito del non corretto, al partito del non allineato rispetto al partito unico del capitale. Questo è un primo punto fondamentale per tornare ad agire liberamente rispetto all’omologazione di massa che riconosce una sola libertà, quella del consumo.

Radio Attività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro