Le tre anime dell’uomo economico sono: uomo produttore, uomo consumatore e uomo risparmiatore e investitore. Queste tre anime dell’uomo economico devono essere in equilibrio in un sistema economico sano: non può esistere un sistema fatto di soli produttori oppure soli consumatori oppure soli risparmiatori e investitori. Appare quindi paradossale pensare che il sistema economico italiano possa continuare a esistere – e addirittura a prosperare – in assenza di investimento e di produzione. Aver ricondotto il sistema a un mondo di consumatori a debito ci ha posto nella sgradita condizione per noi di non avere più risparmio, con la conseguenza dell’impossibilità di poter fare investimenti in mancanza di intervento pubblico.

La pillola di oggi mi sembra fondamentale, è tratta da una delle mie ultime pubblicazioni, ‘Le mostruose bugie dell’economia dette perché l’ignorante rimanga schiavo’. Io qui sto sostenendo che ci sono tre figure fondamentali in economia: chi produce, chi consuma, chi risparmia e investe. Non può esserci un sistema economico fatto solo di risparmiatori o solo di consumatori o solo di produttori. Il problema è che noi in Italia abbiamo distrutto la produzione, e mi sembra che le linee politiche ancora attuali sono quelle: quando io continuo a sentir parlare di taglio alla spesa pubblica, di avanzo primario, di rispettare i dogmi dell’Europa e via discorrendo vuol dire che le forze politiche – tutte – non hanno intenzione di scardinare questo, che è il problema numero uno, cioè il fatto che non abbiamo più produzione e non abbiamo più consumo perché abbiamo distrutto la domanda interna, cioè non abbiamo più consumatori che, non avendo posti di lavoro, non hanno un reddito per consumare.

Ora, la follia è che stiamo andando in un mondo dove pensiamo al moral hazard, cioè all’azzardo morale, che si possa vivere soltanto di risparmio e investimenti, nel senso di investimenti di tipo speculativo. Dobbiamo stare molto attenti perché in Borsa non si crea valore ma lo si sposta, cioè il valore viene prodotto da quelli che zappano la terra, da quelli che fanno dei bulloni, da quelli che danno servizi, non viene prodotto da alchimie finanziarie. Quindi smettiamola – ve lo dice uno che di mestiere fa quello – di credere nella fiducia cieca dei mercati finanziari, stiamo molto attenti. Cioè, quello che dobbiamo tornare a fare è un’economia di produzione. Questa cosa si chiama Economia Umanistica, ormai dovreste averlo capito.

Malvezzi Quotidiani – L’Economia Umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi