L’impennata dei prezzi di materie prime (agricole, metalli, minerali e petrolio) della seconda metà del 2020 è stata causata da fattori logistici e produttivi legati alla pandemia e successivamente aggravati dalla guerra. Nonostante la situazione critica, un fattore che ha fatto ben sperare è stato il rimbalzo tecnico verificatosi nel 2021. Tuttavia, il dato più importante è la variazione del tasso di risparmio lordo delle famiglie del 2020 rispetto al 2019. Si osserva, infatti, che, in confronto agli altri paesi mondiali in cui le famiglie hanno incrementato i loro risparmi, l’Italia è stata l’unica con una variazione negativa, -1,3%, nel risparmio lordo delle famiglie. Ciò significa che i cittadini italiani hanno risparmiato meno nel 2020 rispetto a quanto fatto nel 2019. Davvero crediamo che sia un segnale di ripresa?

I numeri non permettono di pensarlo, contrariamente a quanto qualche politico si affanna a rivendicare, in quanto il valore più drammatico riguarda proprio il risparmio delle famiglie. In economia umanistica si tende a non osservare il consumo, bensì il risparmio, poiché il consumo può avvenire anche a debito. Infatti, si può notare come negli ultimi venti/trenta anni il debito privato delle famiglie sia esploso. Nonostante l’evidenza, questo rimane un dato a cui non si presta attenzione, poiché si è attenti solo al debito pubblico e all’impatto che provoca sul bilancio dello Stato in termini di interessi, quindi rischia di andare ad alterare l’interesse dei portatori di capitale di rischio, o meglio, di capitale creato attraverso un sistema finanziario dai grandi speculatori internazionali. Invece il risparmio delle famiglie è un problema di minore importanza ai loro occhi (ai miei è il problema numero uno).

Per porvi rimedio sarebbe necessario, perlomeno come prima azione, avere come obiettivo assoluto la creazione di nuovi posti di lavoro.
Io sono molto scettico sui dibattiti politici che vedo intorno a me perché li vedo di un piattume e di una modestia intellettuale disarmante.

Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi