La speaker della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi, nonostante i molteplici avvertimenti da parte della Cina, è atterrata realmente a Taipei accolta dal Ministro degli Esteri Taiwanese. Si tratta del rappresentante Usa di più alto livello che sia mai arrivata sull’isola dal 1997, Pechino ha annunciato operazioni militari in risposta e addirittura quattro navi da guerra Usa sono ora a largo dell’isola.
“È una grave violazione della sovranità e dell’integrità territoriale della Cina”. Ha denunciato il Ministero degli Esteri di Pechino in una nota, subito dopo l’arrivo di Pelosi a Taipei. “La riunificazione della Cina è entrata in un processo irreversibile e la speaker della camera dei rappresentanti Usa non la può assolutamente fermare”, è stato invece l’avvertimento lanciato dall’ufficio per gli affari di Taiwan del Governo Cinese. In definitiva gli Stati Uniti continuano le loro ingerenze negli affari degli altri Stati, ovviamente usando sempre la scusa della tutela della democrazia e (ancora una volta) rischiano di trascinare il resto del mondo in un conflitto ancora più grave di quello che si sta combattendo in un Ucraina.
L’Unione Europea in tutto questo (come al solito) china il capo e subisce i dictat in silenzio.
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