Ormai è nota la notizia che il Dott. Giuseppe Barbaro, dirigente medico e cardiologo presso l’ospedale Policlinico Umberto I di Roma, è stato sospeso per sei mesi dall’Ordine dei Medici. Il motivo è perlopiù di ordine pragmatico che ricordiamo essere proprio quello di aver sottoposto i pazienti ad alcune visite prima di somministrare dei farmaci. Sembrerebbe una pratica normale giusto? Bene, per l’Ordine non lo è stata.

“Sono state già fatte delle denunce, non abbiamo un ordine legittimo. La votazione sull’approvazione del bilancio è falsata. Io sono stato giudicato da un ordine delegittimato che poi, come si è letto anche nelle cronache, ha imposto a un consigliere di non votare a mio favore dopo aver letto la memoria difensiva con anche minacce e violenza privata. Per fortuna di questo abbiamo le prove. Evidenzia questo il Dott. Barbaro in diretta a Un Giorno Speciale e assieme a Fabio Duranti analizza la situazione anche dal punto di vista giudiziario.

“Esiste proprio una disposizione del 1950 che prevede pena ‘nullità’ che il consiglio sia unanime e che il verbale abbia delle motivazioni che siano firmate da tutti i consiglieri. A me non è stata inviata alcuna comunicazione e, per altro, non esiste un verbale firmato da tutti i consiglieri e un consigliere che era a mio favore gli è stato impedito di votare. Questo fa capire che la sentenza era già scritta e doveva essere seguita senza possibilità di dialogo”. Si parla infatti della concezione di terzietà e imparzialità del giudice, fondamento della nostra Costituzione e del nostro modus operandi in riferimento alla giustizia, che non dovrebbe avere alcun conflitto di interesse nell’esecutivo: “Era una specie di tribunale dell’inquisizione e questo non dovrebbe essere per un ordine professionale, in cui io ho chiesto esplicitamente che si discutesse sul punto di vista scientifico ciò che mi veniva imputato. Ho portato una corposa documentazione scientifica e non ne è stato tenuto conto, per di più c’è stata un’imposizione del voto negativo contro di me e chi era a favore gli è stato impedito di farlo. Gli ordini? Per come sono adesso, vanno soppressi. Se le cose rimangono così, se non viene garantita l’indipendenza e l’incondizionabilità per quanto riguarda i medici, gli ordini vanno soppressi. Bisogna ricambiare tutto, anche la moralità della politica.