Sono molto preoccupato perché la situazione nel nostro paese non viene interpretata per la gravità che stiamo cominciando a vivere. Abbiamo un presidente del Consiglio che veniva definito il più importante d’Europa che ci avrebbe salvato e invece non riesce a fare nulla, neanche quello che lui definisce il tetto per il gas.

Sono pronti programmi di emergenza che sconvolgeranno la vita del nostro Paese e non viene fatto nulla. Draghi alla fine si sta dimostrando, non il sostituto della Merkel ma solo il capo di Di Maio. Noi stiamo veleggiando verso un disastro completo e il fallimento totale del nostro Paese dal punto di vista energetico e dal conseguente aumento dei prezzi, dell’energia e delle bollette, dal conseguente fallimento di decine di migliaia di piccole-medie imprese con licenziamenti per milioni di persone.

Questo il quadro che si sta delineando per il prossimo autunno-inverno e abbiamo una classe politica inetta, quasi nel suo complesso, che sta pensando solo alle elezioni e non si mette in testa che questo nostro paese sta cambiando faccia rapidamente. Bisogna intervenire in qualche modo e rendere consapevoli tutti i cittadini italiani di cui il 95% ha solo da rimetterci.

Chiedere l’interruzione dell’invio delle armi, delle sanzioni, chiedere un programma economico d’emergenza che veda protagoniste le persone che lavorano. Dobbiamo preparare il nostro Paese a superare questa crisi e nel superarla cambiare le prospettive di sistema di questo paese dove le multinazionali fanno il bello e il cattivo tempo mentre quelli che lavorano sono subissati da tre mila problemi come questa crisie economica-sociale che sarà terribile.

Questa deve essere una proposta che parla al tutto paese. A settembre dobbiamo farlo con grandi manifestazioni e mobilitazione, con un grande senso di responsabilità.