Clientelismo e familismo amorale sono state piaghe di lungo periodo della società italiana. Il sistema della raccomandazione ha delegittimato i meccanismi di selezione meritocratica portando ad una cooptazione in ogni settore di persone incompetenti. Tale processo è stato evidente nella classe politica ma anche nei ruoli apicali delle società private e pubbliche. Questo meccanismo degenerativo trova il suo fulcro problematico centrale nel rapporto critico tra classe dirigente e cittadini. L’élite politica italiana si è dimostrata non all’altezza di gestire i processi selettivi nei principali settori vitali del Paese.
Il prof. Alessandro Meluzzi spinge ancora più in profondità l’analisi sociale del rapporto tra classe dirigente e il sistema Italia. Secondo Meluzzi le strategie dell’élite globale ha compiuto un ulteriore balzo in avanti rispetto al recente passato, ponendo come massima realizzazione del proprio potere la sfera del corpo umano e il suo dominio. In tal senso le parole di Zuckerberg, il magnate della galassia Facebook, assumono una sfumatura inquietante e rivelatrice.
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