Lotito tuona contro radio e media capitolini. Il patron della Lazio ha rilasciato un’intervista densa di frecciatine e polemiche al Foglio.
“La verità – ha esternato il Presidente biancoceleste – è che una gestione trasparente elimina privilegi consolidati. Sarebbe stato facile per me continuare con le elargizioni pubblicitarie a pioggia alle radio e ai giornali. É per questo che molti, invece di mettere in luce quello che facciamo, cercano di demolirlo. Io sono convinto che si possano coniugare i risultati sportivi con quelli economici. Io voglio spendere, non sperperare. Per anni la Lazio era stata una mucca da mungere. Tutti pretendevano una collaborazione, un contratto, un’elargizione. Nel momento in cui chiudi i rubinetti, tu diventi un nemico da abbattere. Vede, nel mondo del calcio non mancano né i giocatori, né i direttori sportivi, né gli allenatori. Quel che manca sono le idee...”.
Solo qualche settimana fa Lotito aveva apertamente puntato il dito contro una parte della tifoseria laziale sul tema del caro prezzi allo stadio Olimpico e sulla poca affluenza di spettatori nell’arco dell’ultima stagione. Per tutta risposta il popolo biancoceleste ha riempito gli spalti dell’impianto capitolino in occasione del match conclusivo del campionato contro il Verona.
Il confronto acceso sulle parole di Lotito
Furio Focolari
Ora vogliamo discutere su questa intervista? Secondo Lotito chi c’era prima di lui finanziava radio, televisioni e giornali. Ma di cosa parliamo? Tra l’altro Il Foglio non è una testata principalmente sportiva, quindi dedicare tutto questo spazio al Presidente di una squadra sinceramente non quadra.
Nando Orsi
Bisognerebbe fare nomi e cognomi in questi casi. Sarebbe bello uscire allo scoperto. E’ tutto un po’ aleatorio. Dall’altra parte poi chi viene chiamato in causa dovrebbe avere l’opportunità di rispondere. A distanza di 18 anni c’è ancora un Presidente che ci deve discolpare da certe cose perché una maggioranza di tifosi non lo sopporta. Quando dice che a Formello si respira aria di lazialità si riferisce ad un contesto troppo circoscritto.
Alessandro Vocalelli
Lotito praticamente ha accusato radio e televisioni di scrivere o parlare a seconda del fatto se ricevono o no soldi. Questo è un fatto grave che andrebbe appurato. Questo modo di fare è un qualcosa che io non condivido.