“L’Inter vince dopo undici anni grazie a Simone Inzaghi, si può infine dire. la Juventus per la prima volta, dopo undici anni, chiude senza nemmeno un titolo. Allora Agnelli decise di svoltare chiamando Conte alla guida della squadra, oggi non sarà così”


L’Inter vince dopo undici anni grazie a Simone Inzaghi, si può infine dire. la Juventus per la prima volta, dopo undici anni, chiude senza nemmeno un titolo. Allora Agnelli decise di svoltare chiamando Conte alla guida della squadra, oggi non sarà così, Allegri ha il posto garantito per crisi di bilancio ma la Juventus è da ricostruire in ogni reparto e non sarà affatto facile.

L’Inter ha vinto con merito, al di là di rigori ed episodi dubbi intossicati dalla mediocrità dell’arbitro Valeri privo di personalità e passivo dinanzi alle isterie e proteste plateali dei calciatori. Perisic è stato l’uomo più importante della squadra e il suo futuro contrattuale resta incerto, Lautaro e Dzeko non hanno mai impensierito la terza linea bianconera, di contro Vlahovic e Dybala hanno offerto una prestazione caparbia e di qualità, andando più volte alla conclusione.

Partita aperta più volte nel risultato ma con un filo conduttore definito: la superiorità interista, già evidenziata in campionato, l’inferiorità caratteriale della Juventus che ha denunciato errori preoccupanti in De Ligt e Alex Sandro e alternative senza corpo in Locatelli e Arthur, dopo l’infortunio di Danilo e il riassetto della zona difensiva.

Tony Damascelli