Quando sono stato ospite alla trasmissione “Non è l’arena” provavo ad esporre il ruolo determinante dei nazionalisti nel governo ucraino a partire dal 2014. Giletti mi interrompeva e si chiedeva come fosse possibile che 1600 uomini integrati nella Guardia nazionale ucraina potessero rendere gli ucraini dei nazisti.

Il problema dei neonazisti in Ucraina non riguarda il numero dei membri ma come li abbiano integrati nelle istituzioni da quando questi nazionalisti si sono resi protagonisti di quello che loro stessi hanno definito il colpo di stato che hanno guidato per cacciare Janukovyč. La mia spiegazione a quanto pare è servita solo a farmi bannare dalle trasmissioni mainstream.

Svoboda ha 15.000 scritti, diceva Brindisi durante la trasmissione “Zona Bianca”. Se Putin usasse lo stesso metro, diceva Brindisi, Putin dovrebbe venire in Itala dove ci sono Casapound e Forza Nuova per denazificarci tutti. A riprendere questo assurdo paragone anche Formigli. A questo punto è doveroso smontare punto per punto questo assurdo sillogismo, divenuto cavallo di battaglia al servizio della disinformazione mediatica sul conflitto in Ucraina.

Il fatto che tutti i conduttori puntino sul basso consenso popolare dei partiti neonazisti ucraini per provare a sminuire chi denuncia quella piega virulenta, non si rende conto che quella è un’aggravante che rende ancora più inaccettabile la loro forza extraparlamentare. Chi si ritiene, come questi battaglioni, i protagonisti assoluti di quello che fu un cambio di governo, è ovvio che da quel momento abbiano preteso il controllo del nuovo esecutivo.

Il più longevo Ministro dell’Interno ucraino, Arsen Borisovič Avakov, a partire dai fatti di Euro Maiden, è sempre stato il ponte tra governo e milizie neonaziste, le quali lo hanno affiancato nella Polizia e li ha pubblicamente premiati dandogli un grande potere. Nel 2014 ben 4 membri di estrema destra erano ministri.

Lo stesso Presidente Porošenko, nonostante i cattivi rapporti con il Ministro dell’Interno, fu più volte costretto a farsi imporre la linea perché aveva il controllo di quei battaglioni. Questo enorme potere che era stato conferito loro non aveva nulla che vedere con il consenso popolare di quei partiti, ma questa è un’aggravante, non è di certo una scusa per provare a ridimensionare l’effettivo potere, dato che il popolo pur non avendoli votati si trovava a subirne le scelte. È importante sottolineare che al di là dei Ministri, il vero potere in mano ai neonazisti in Ucraina è stato il controllo quasi totale che avevano sull’esercito, sulla guardia nazionale e su grande parte dell’intelligence.

Il controllo di quei settori gli ha permesso di imporre la propria linea e si tratta di un consenso totalmente slegato dal consenso popolare che ha però tenuto sotto scacco il governo che era consapevole di poter subire un nuovo golpe se avesse tenuto un approccio meno estremista nei confronti della popolazione russofona o avesse mantenuto gli accordi sottoscritti a Minsk. Sono stati loro a far naufragare questi accordi e dell’escalation nel 2022.

Il paragone con Casapound e Forza Nuova in Italia è stupido, è inutile e può essere fatto da persone o totalmente disinformate o totalmente in malafede.

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo