Nella nostra casa con la nostra famiglia“. Lo slogan giallorosso suona forte e chiaro. La notte di Roma-Feyenoord si avvicina. Il club capitolino chiama a raccolta il suo popolo. Coloro che non sono riusciti ad acquistare il biglietto per Tirana potranno comunque vivere le emozioni della finale di Conference nella location dello stadio Olimpico.

Il team di José Mourinho però è chiamato prima ad onorare l’ultimo impegno di campionato. Smalling e compagni affronteranno in trasferta il Torino di Ivan Juric. Kick off domani alle ore 20.45. Guai a sottovalutare un match che può dire molto in chiave coppe internazionali. Ridursi al successo in Conference basterà ai giallorossi per acciuffare la qualificazione in Europa League per il prossimo anno? “Ai posteri l’ardua sentenza“.

Diamo un’occhiata alle ultime parole del tecnico portoghese rilasciate ai microfoni di Sky: “Con la finale saranno quindici partite europee, abbiamo iniziato ad agosto e abbiamo viaggiato tanto. Abbiamo giocato partite difficili a causa di trasferte lontane e complicate. Poi è arrivata la fase a eliminazione diretta, dove con il Vitesse ci siamo qualificati al 90′. Ne abbiamo pagato le conseguenze anche in Serie A… Il rischio di non qualificarsi alle coppe la prossima stagione c’è, non è impossibile. Ci sono due finali da giocare e ipoteticamente si possono perdere entrambe“.

“Non è una situazione facile da gestire, bisogna pensare solo a venerdì, infatti non sono contento di stare qui parlare della finale di mercoledì. Si fa più fatica a far concentrare la gente alla gara contro il Torino, prima che alla finale. Sento un’euforia generale – ha aggiunto lo Special One – che non aiuta a concentrarsi a una gara importante. Confesso che non è facile. Questa è una cosa che si sente anche per strada, dove la gente non ti sprona per Torino ma per il Feyenoord“.

Il doppio impegno giallorosso presentato dagli esperti