“Voglio iniziare facendo delle premesse: parlo a titolo personale, non rappresento nessuno, condanno l’invasione da parte delle Russia e sono schierato dalla parte dell’Ucraina. Aggiungo però che quando un professore universitario prima di parlare si sente costretto a fare tutte queste premesse, non credo sia un bel clima”. A parlare in Tv è Alessandro Orsini, prof. associato nel dipartimento di scienze politiche della Luiss.

Io non faccio mia questa premessa di Orsini, anzi direi che quelli che hanno capito tante cose di questo conflitto e soprattutto che hanno capito perché il conflitto è nato, dovrebbero osare un po’ di più e dovrebbero avere meno paura di essere additati perché siamo dalla parte della verità, perlomeno quella documentata.

Quindi parliamo sicuramente a titolo personale ma dobbiamo capire che il pensiero è quello di tanti che condannano le operazioni di conquista dell’Ucraina ma lo fanno a partire dal 2014, quando apparati Usa hanno avuto un ruolo determinante nelle rivolte di Euromaidan a Kiev con l’ausilio di movimenti neonazisti precedentemente formati e finanziati che hanno infiltrato e sabotato quello che doveva essere un modo di protesta legittimo e democratico, strumentalizzandolo invece per rovesciare un governo ed imporne un altro che permettesse a quegli stessi apparati di penetrare nelle istituzioni politiche, sociali e nelle aziende energetiche ucraine.

Un piano di conquista che non si può certamente attribuire all’utilizzo del metodo del soft power avendo causato quasi 100 morti nei giorni della rivoluzione e oltre 14 mila sul campo, dal 2014 al 2022, quando poi si è avuta l’escalation. A differenza di Orsini che si dice schierato dalla parte dell’Ucraina, quelli come noi dovrebbero essere schierati dalla parte del popolo ucraino. Vera vittima di quanto sta accadendo. Non di certo dalla parte dei loro governanti, né passati né attuali, a partire dal 2014 quando hanno svenduto il proprio paese a potenze straniere che avevano come fine ultimo quello di usare l’Ucraina in funzione anti-russa e come trincea di una guerra per procura contro il loro nemico storico, ai danni del popolo ucraino, ai danni della pace e dell’Europa.

Certamente quindi non posso essere dalla parte del loro Presidente complice del martirio che stanno subendo. Sintetizziamo la premessa che dovrebbe essere in questo modo. Parliamo a titolo personale negli interessi di chi non ha accesso a certe verità condanniamo i responsabili del piano di conquista dell’Ucraina a partire dal 2014 e anche quelli che hanno causato l’escalation del conflitto nel 2022. Siamo schierati dalla parte dei popoli sacrificati sull’altare degli imperialisti e aggiungo che se ad un giornalista d’inchiesta viene vietato l’accesso ai media mainstream e gli vengono bannate le pagine social perché documenta certa realtà, non credo sia un bel clima.

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