La paura fa più di 90 nell’anno terzo della pandemia e a tre mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina. Lo stato di allerta non sembra mai bastare, nonostante il Covid sia ormai un problema solo per pochi e il conflitto non desta troppe preoccupazioni ai molti. Come una tessera necessaria per completare il domino dell’emergenza, si è inserito adesso il Vaiolo delle Scimmie ad alimentare la tensione. I primi casi di infezione, le prime restrizioni: un film già visto, con la speranza che la trama non sia così horror come quella già vissuta.

Di certo le premesse non sono delle più rosee. Anche le dichiarazioni pervenute nelle ultime ore sulla nuova frontiera sanitaria sembrano ricalcare i primi atti della storia sul Sars-Cov-2. Sappiamo tutti come andò a finire quando a febbraio 2020 il virologo Roberto Burioni tranquillizzò l’Italia intera. Un invito alla calma che non sarebbe mai più avvenuto. Ecco che con il Vaiolo delle scimmie il noto professore del San Raffaele ritorna in modo inquietante su posizioni contrarie alla comunicazione allarmista e chiusurista dell’ultimo biennio.
Ma a contraddire le opinioni che Burioni&Co non hanno tardato a dare in pasto ai media ci ha pensato il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Tra una fornitura di armi all’Ucraina e un’altra, l’uomo della Casa Bianca ha detto che “tutti dovrebbero essere preoccupati” da quest’ultima malattia. Lo scenario che più dovrebbe destare timore e sospetto riguarda invece i Paesi che al momento hanno registrato almeno un caso di Vaiolo delle Scimmie. Coincidenza vuole che siano tutti Stati appartenenti proprio a quella Nato che, per usare le parole di Papa Francesco, ha abbaiato alle porte della Russia.

Il commento in diretta di Fabio Duranti a Un Giorno Speciale, con Francesco Vergovich.


Mappa dei Paesi in cui sono presenti casi di Vaiolo delle Scimmie

“Biden non solo gestisce tutta la faccenda della guerra, anche se credo che ormai non sappia più neanche quello che sta facendo, ma continua a dire cose non esatte. Dal Corriere della Sera, infatti, esce un articolo sul Presidente degli Stati Uniti, dal titolo ‘Vaiolo delle scimmie in 12 Paesi, Biden: «Tutti dovrebbero essere preoccupati»’. Ma preoccupati di cosa? I dodici Paesi di cui parla il Presidente statunitense, guarda il caso, coincidono con tutti i Paesi atlantici della Nato, compresa l’Australia, che sta dall’altra parte del mondo, ma guarda caso arriva anche là, oltre che Stati Uniti, Canada, i Paesi Nato dell’Europa e nessun altra parte al mondo. Sostanzialmente tutte le colonie sembrerebbero avere lo stesso problema. Visto che il Covid-19 ormai si sta spegnendo e la paura comincia ad allentarsi, sembrerebbe prendere piede una nuova paura.

Dopo secoli che i popoli girano il mondo guarda caso nel 2022 è scoppiata questa problematica, che sembrerebbe trasmettersi solo per via sessuale, soprattutto in casi particolari. Allora perché dobbiamo essere preoccupati? Chi non lo è non lo è e chi lo è porrà attenzione. Basta dare delle indicazioni e il problema si risolve. A volte queste cose servono per spaventare la popolazione, perché a quel punto è chiaro che accade quello che noi vediamo ed entrano in gioco le mascherine”.