È destinata a far discutere la nota rilasciata nei giorni scorsi da Pfizer ai suoi investitori. La casa farmaceutica statunitense ha pubblicato un documento rivolto ai suoi diretti stakeholders, i portatori d’interesse verso il colosso del farmaco. Lo scritto è centrato sui possibili effetti avversi legati alla vaccinazione. Pfizer ammette la possibilità che, essendo stata la somministrazione del vaccino su una scala ben più ampia rispetto ai test degli studi clinici approvati, potrebbero essere osservati “effetti collaterali e altri problemi che non sono stati osservati o previsti, o non erano così diffusi o gravi, durante gli studi clinici”.

La nota della Pfizer sembra di fatto rassicurare gli investitori sottolineando che “eventi avversi gravi” sono riscontrabili in ogni modo nell’ “l’uso di qualsiasi vaccino da parte di un’ampia popolazione di pazienti”. La multinazionale del farmaco appare soprattutto mettere in evidenza i possibili rischi economici e finanziari di una possibile identificazione di casi di correlazione con il vaccino. Le possibili conseguenze che il colosso farmaceutico USA ipotizza potrebbero infatti essere il ritiro del risarcimento danni, il ritiro dell’autorizzazione e anche la cessazione di conseguire utili.

In diretta l’intervento del prof. Giovanni Frajese e dell’avv. Renate Holzeisen

Traduzione nota Pfizer ai suoi azionisti

“Il nostro vaccino Covid-19 e qualsiasi altro prodotto candidato per il quale riceviamo l’approvazione o l’autorizzazione all’uso di emergenza sono soggetti a un controllo normativo continuo, inclusa la revisione di ulteriori informazioni sulla sicurezza.

Il nostro vaccino Covid-19 viene utilizzato dai pazienti come prodotto autorizzato più ampiamente di quanto non sia stato utilizzato negli studi clinici e pertanto dopo l’autorizzazione all’uso di emergenza possono essere osservati effetti collaterali e altri problemi che non sono stati osservati o previsti, o non erano così diffusi o gravi, durante gli studi clinici

Non possiamo garantire che non si verifichino problemi di sicurezza scoperti o sviluppati di recente.

Con l’uso di qualsiasi vaccino da parte di un’ampia popolazione di pazienti, di tanto in tanto possono verificarsi eventi avversi gravi che non si sono verificati durante le sperimentazioni cliniche del prodotto o che inizialmente sembravano non correlati al vaccino stesso e solo con la raccolta di successive informazioni sono risultati essere causalmente correlati al prodotto.

Questo può causare il ritiro dell’autorizzazione, di richieste di risarcimento danni e dunque della cessazione di conseguire utili”

LINK NOTA BIONTECH

Holzeisen: “Tanti studi non sono mai stati fatti”

“Questo è un documento confessorio che conferma quello che abbiamo sempre detto: non sono stati fatti in modo adeguato molti studi e tanti non sono stati mai fatti. Gli studi non riguardavano le persone fragili e le donne incinte o certe patologie. Questo lo si sapeva fin dal principio ma la narrazione era l’opposto. Queste relazioni agli investitori arrivano là dove ci sono dei pool di avvocati che negli Stati Uniti sulla base della documentazione dimostrano come Biontech, ma anche Moderna, sapevano che queste sostanze provocano eventi avversi gravissimi. Queste relazioni devono essere depositate alla borsa dell’autorità americana. Se non l’avessero fatto queste dichiarazioni i responsabili del settore finanziario di Biontech e Moderna avrebbero rischiato tantissimo”

Frajese: “Parliamo di prodotti sperimentali”

“Se la gente non l’avesse ancora capito, stiamo parlando di prodotti sperimentali. È un punto chiave di tutta quanta la storia. La follia fatta è, dopo 60 giorni di sperimentazione, imporre l’obbligo vaccinale ai medici. È una sperimentazione tanto è vero che l’autorizzazione finale molto probabilmente non verrà data, altrimenti non l’avrebbero scritto in questa nota. Se non la danno è perché ci sono tutta una serie di problemi. Nel primo pacchetto di dati pubblicati c’erano 1200 reazioni avverse diverse di importanza particolare, cioè ci sono verificate 4-5 volte in diversi pazienti. Man mano che i dati arriveranno la situazione cambierà perché ciò che prima non si sapeva non potranno nasconderlo ancora a lungo per molto temo”