Adda passà ‘a nuttata. Napoli piange… calcisticamente parlando. Il Maradona ormai si è trasformata in una bestia nera. I partenopei, nel pomeriggio ideale per spiccare il volo destinazione scudetto, rimangono a guardare e lasciano spazio alla prorompente Fiorentina.

Viola in festa con un 3-2 a domicilio onestamente meritato. Il Napoli si emoziona, dinanzi a 55mila spettatori, ed è costretta ad inseguire per tutto l’arco del match. Le firme di Mertens e Osimhen non bastano. Ci sarebbe anche l’occasione per riscattarsi subito nel prossimo impegno casalingo contro la Roma di Mourinho. Il popolo azzurro attende speranzoso.

La reazione a caldo in conferenza di mister Spalletti: “Con questa sconfitta son cambiate delle cose, ma sappiamo che possono cambiare di partita in partita. Ora si fa tutto più difficile, è scontato dirlo, ma noi non abbiamo altra scelta se non quella di rimanere professionisti di qualità. Inizieremo di nuovo a fare le nostre cose, vogliamo vincere la prossima partita, ma adesso dipende anche dagli altri non solo da noi. Abbiamo perso diverse partite in casa, ma non ritengo ci sia qualche problema da andare a prendere e portare in superfice“.

L’intervento non banale del cronista partenopeo Marco Giordano ai nostri microfoni: “Sembra allucinante dirlo, ma sembra che ieri Spalletti abbia sofferto di sudditanza psicologica. Il mister nel corso delle ultime due settimane è andato da Zielinski e Fabian dicendo: ‘Ragazzi, mi avete rotto i c…..i, dovete giocare meglio e dare di più’. Alla fine continua a schierare certo giocatori, nonostante veda che il loro rendimento non sia ottimale. Non capisco perché uno come Spalletti, che nella sua storia ha fatto quello che ha fatto, soffra di un debito di riconoscenza verso forse chi lo ha portato fin qui. Sta di fatto che in questo momento ci sono giocatori non in grado di andare avanti…“.

Il dibattito sullo scivolone del Napoli