Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?
Forse è a questo che hanno pensato, cimentati nella sistemazione dei libri in biblioteca o mentre venivano svuotati della loro autorità gli insegnanti che hanno esercitato il diritto di pensare diversamente (o anche di avere paura, perché no?) imbattendosi nell’ultimo articolo di Fabio Fazio su OG.
Il conduttore, mai troppo incline all’approfondimento o all’interlocuzione con voci dissonanti dalla cricca virologica televisiva – ma non meno autorevoli – dopo aver sostenuto a tambur battente che la “disinformazione”, cioè orwellianamente l’informazione diversa dalla sua, produce morti, proprio di morti è tornato a parlare su tale articolo che prende di mira i famigerati “insegnanti no-vax”.
“Il covid ha fatto 160mila morti in Italia”, premessa necessaria per poter poi sviluppare un’equazione che porta dritti dritti al licenziamento di tali docenti, vessati e attaccati fino allo sfinimento perché aderissero a quel green pass che doveva garantire di trovarsi “tra persone che non sono contagiose” (e invece…).

La domanda è lapidaria: “E’ accettabile che i ragazzi siano istruiti da chi nega la Scienza?“, rigorosamente con la ‘S’ senza preoccuparsi troppo di chi sente puzza di scientismo.
Ma siamo sicuri – come si chiede Fabio Duranti – che la scienza sia una e trina e che venga necessariamente prodotta dai salotti TV?
Fazio non ha dubbi, ovviamente. Forse il noto conduttore di ‘Che Tempo che Fa’ sarebbe stato uno strenuo oppositore di quel John Keating (de “L’attimo fuggente”) che ha fatto sognare e ispirato generazioni di docenti. Magari sarebbe stato più duro scegliere di guardare nel cannocchiale di Galileo, se tutti avessero ostracizzato il pensiero critico e il dubbio che della scienza è il motore.

Nel salotto di Fazio però le sedie sono scomode per i docenti che si chiedono come mai solo in Italia senza inoculazione non è possibile insegnare, o perfino osare opporre alla logica del green pass quella della competenza, che forse nell’istruzione non farebbe male recuperare.
John Keating avrebbe un parere interessante in proposito: “Ci teniamo tutti ad essere accettati, ma dovete credere che i vostri pensieri siano unici e vostri, anche se ad altri sembrano strani ed impopolari. Come ha detto Frost ‘Due strade trovai nel bosco e io scelsi quella meno battuta, ed è per questo che sono diverso‘”.
Chissà se Fabio Fazio si accoderebbe a quel ‘Se ne vada Keating!‘ che lascia l’amaro in bocca alla fine della pellicola.