Informare e informarsi sono i pilastri del diritto alla libertà di stampa. La pluralità dell’informazione rappresenta un elemento imprescindibile delle democrazie contemporanee. La tendenza al conformismo, tipico dei bias cognitivi umani, rappresenta un ulteriore ostacolo alla capacità di comprendere informazioni dissonati rispetto alle proprie idee. In questo modo l’agenda media dettata dai principali sistemi informativi rischia di monopolizzare l’intero dibattito pubblico.

Il prof. Alessandro Meluzzi, dall’alto della sua esperienza nel campo della psichiatria, analizza i meccanismi dietro i sistemi informativi tradizionali e confuta il processo di disinformazione legato a singole notizie, amplificate dall’apparato mainstream, solo apparentemente veritiere ma basate su ragionamenti logici errati. In particolare Meluzzi invita a riflettere sulle stime relative ai possibili morti evitati dal vaccino. Tale calcolo appare una falsa verità in quanto fondata su una valutazione priva di un ragionamento specifico sui sistemi di cura e su quante morti sarebbero in realtà state evitate se fossero state applicate terapie precoci.

Il prof. Alessandro Meluzzi in diretta

“È inevitabile che ci sia un sistema di attrazione psicologica che ci tende a far selezione le opinioni che condividiamo. Questo è legato al fatto che la nostra specie è una sorta di branco ed è normale che ognuno tenda ad aggregarsi all’interno del suo branco. Esiste però anche un altro meccanismo, quello della logica, quello per il quale ci sono verità che possiamo percepire direttamente e altre verità che possiamo concepire anche se non le percepiamo direttamente. Questo è un meccanismo formidabile. La propaganda si serve di sillogismi cornuti o sofismi: presupposti logici falsi”.

“Le fonti devono essere plurime: leggendo le fonti mainstream si possono smascherare facilmente i loro trucchi. In questi giorni stanno raccontando che grazie ai vaccini si sono risparmiati 150 mila morti. Guardate gli elementi logici con cui è stata costruita: sono totalmente fallaci, anche confrontandoli con i loro dati. Il vero problema è che la gente è stata portata in una condizione drammatica, senza terapia, con la tachipirina e la vigile attesa”.