Il sistema delle piccole e micro imprese rappresenta circa il 95-99% del sistema produttivo italiano. Se poi aggiungiamo le medie imprese raggiungiamo la quasi totalità sia di dipendenti che di numero statistico di imprese. Quindi è strano che il nostro sistema politico pensi sempre e solo alle grandi imprese.
Da un’indagine risulta che la pressione fiscale sull’imprenditore varia da circa il 46% fino a circa il 53%, con una media e mediana che si attestano attorno alla metà del valore prodotto. In estrema sintesi possiamo quindi affermare che nel sistema della micro impresa, l’imprenditore consegna oltre la metà del proprio reddito allo Stato.

Da questa indagine i commercialisti-tributaristi affermano queste cose dai dati dei loro studi. Che cosa emerge? Emerge che nel sistema della micro impresa, il mondo delle imprese con meno di dieci dipendenti – circa il 95% delle imprese italiane, circa la metà dell’utile prodotto è dato allo Stato. Quindi ben di più di quel 42% di cui sempre sentiamo parlare.

Io credo che un Paese nel quale la pressione fiscale arriva alla metà dell’utile prodotto è un Paese dove, se noi consideriamo il numero dei piccoli imprenditori e il numero degli occupati…. Un Paese che non ha rispetto per i liberi professionisti e i piccoli imprenditori è un Paese che non ha futuro.

Malvezzi​ Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi