Scamacca per il dopo Immobile? Il centravanti del Sassuolo è il maggiore indiziato per caricarsi sulle spalle il peso di un attacco azzurro in seria difficoltà. La verve mostrata nelle notti magiche dell’Europeo è un lontano ricordo. La punta di origini capitoline, dopo svariate esperienze vissute tra PSV Eindhoven, Ascoli, Zwolle e Genoa, si è stabilizzato alla corte della famiglia Squinzi dove in questa stagione ha siglato 13 reti in 30 presenze totali tra campionato e Coppa Italia.

Il trio Insigne-Immobile-Berardi ha mostrato limiti e imbarazzi nella serata da incubo di Palermo. Una sterilità che ovviamente viene ora amplificata dalla mancata qualificazione ai prossimi Mondiali. Nel ciclone infernale del processo sono pronte a cadere le prime teste. Uno su tutti proprio il bomber campano della Lazio, sempre più intenzionato a dire addio al tricolore.

Nel bel mezzo della rivoluzione offensiva l’intero reparto d’attacco potrebbe mutare profondamente i propri connotati. Da sottolineare l’imminente approdo di Lorenzo Insigne nel milionario lido canadese di Toronto. Pronto invece al rientro quel Federico Chiesa che a Wembley e non solo aveva tolto spesso le castagne dal fuoco a Mancini. Ci sarebbe anche Giacomo Raspadori, sempre scuola Sassuolo, che con peculiarità diverse potrebbe fare al caso dell’impianto tattico azzurro.

Alla finestra un’altra promessa, non totalmente mantenuta in questa stagione in cadetteria, come il pisano Lucca. Senza dimenticare l’esterno veronese Cancellieri dotato di un mancino stuzzicante. Insomma, la carne al fuoco non manca ma urgono conferme ad alti livelli per questi ragazzi.