Tutto ha un costo, nella vita come nel calcio. Il potere conquistato dai procuratori, categoria ormai settoriale e più che mai specializzata ad alti livelli, assume con il passare degli anni connotati imperialistici.

Il tema delle commissioni dovute dalle società agli agenti dei calciatori non è certo inedito. In buona sostanza si scopre l’acqua calda, ma l’ampio ed interessante servizio realizzato da Carlo Laudisa sulle colonne della Gazzetta dello Sport fornisce cifre e dettagli che stimolano riflessioni non banali.

Sul quotidiano rosa infatti spicca una cifra monstre che rende ottimamente l’idea sull’attività svolta da chi cura, almeno si crede e spera, gli interessi dei propri assistiti. I milioni incassati dai procuratori, sotto forma di commissioni nell’ambito dei trasferimento di un calciatore da un club ad un altro, ammontano a 174. Per l’esattezza parliamo di 173.831.816,68 euro. Numeri da sballo vietati ai deboli di cuore. I nomi più in voga li conosciamo fin troppo bene. I vari Jorge Mendes, Mino Raiola, Fali Ramadani e Jonathan Barnett monopolizzano di fatto la scena europea in lungo e in largo.

I dirigenti delle compagini italiane ed estere non possono far altro che affidarsi alla comprovata ramificazione di questi soggetti che, detto con tutta onestà, non operano certo con l’intento di far beneficenza. Insomma, l’intreccio procuratori-pallone continua a regalare emozioni a suon di denari da spendere e spandere.

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