Il mercato della Lazio sotto processo. I soli Zaccagni e Pedro si salvano. Il resto dei rinforzi forniti dal tandem Lotito-Tare a mister Sarri, che sovente chiedeva pedine con differenti peculiarità, ha portato poco o nulla in termini di rendimento.

La proverbiale discontinuità del lunatico Felipe Anderson, nella maggior parte dei casi abulico e isolato dal gioco collettivo, è il manifesto lapalissiano di ciò che il tecnico toscano non vuole vedere sul rettangolo verde. Un altro acquisto che non ha reso è certamente quello del laterale albanese Hysaj, fedelissimo dell’ex trainer del Napoli, in più di qualche circostanza preferito al rapido Lazzari.

Paradossale oggetto misterioso invece tale Dimitrije Kamenovic. Terzino sinistro serbo classe 2000, scoperto dall’occhio vigile del ds Tare, ma in sostanza mai considerato dallo stesso Sarri. Tra l’altro la strada per il tesseramento del giovane fluidificante mancino ha vissuto svariate peripezie nei mesi scorsi.

Come detto gli unici a dimostrare una certa funzionalità con i dettami tattici di Sor Maurizio sono stati, alla fine della fiera biancoceleste, le ali Pedro e Zaccagni. Particolare la storia dello spagnolo ex Barcellona e Chelsea, arrivato dai cugini della Roma che lo avevano letteralmente scaricato. Conferma più che discreta invece per il fantasista sbarcato a Formello dall’Hellas Verona.

Il giudizio degli opinionisti sui colpi del mercato biancoceleste