Sale lo Spread, aumenta l’inflazione, il Patto di stabilità torna a pieno regime e per frenare le cosiddette “frodi” abbiamo bloccato l’intero comparto edilizio italiano. E’ l’Italia dell’esperto e incontestabile Mario Draghi, bellezza. Che la scorsa settimana ha ricevuto la tirata d’orecchie del ministro delle Finanze Lindner, perché a quanto pare anche con l’ex banchiere lo Spread subisce flessioni al rialzo (chi l’avrebbe mai detto). Lo riportano i maggiori quotidiani economici italiani, lo analizza in diretta il finanzialista Valerio Malvezzi con l’occhio vigile del Direttore Generale di Banca Monte Pruno Michele Albanese: ascoltate come stanno vivendo il momento le banche nostrane.

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Le notizie economiche del giorno

Ci sono alcune notizie che voglio portare alla vostra attenzione. Intanto il Ministro delle Finanze tedesco è venuto per tirare le orecchie a Draghi. Poi lo spread è salito a 165 punti. Quando anni accadeva questa sul Fatto si scriveva ‘Lo Spread schizza verso l’alto’. La buona notizia per gli ascoltatori è che con Draghi lo spread non schizza più, ma aumenta. Quindi stiamo assistendo a una congiuntura economica data da uno shock esogeno derivante dalla crisi legata all’offerta da pandemia, aumento di prezzi, e soprattutto dal calo di produzione e di consumi. Vi dico anche che siamo in frenata del -1,3% come prima ipotesi di gennaio su dicembre. L’altra news è che l’inflazione è data molto in salita. Inoltre sul Fatto Quotidiano si legge: ‘Dal Mef no al nuovo deficit, sui conti si torna al passato’. Ah, quindi avevo ragione io. In sostanza il patto di stabilità torna a pieno regime. Il Sole24Ore titola: ‘Bonus casa: i conti da rifare dopo la stretta’. ll Corriere della Sera: ‘I tecnici del Senato avvisano su possibili rischi per gli investimenti sul tema del superbonus’. Italia Oggi: ‘Pnrr: niente pasti gratis. Gli aiuti andranno restituiti e con interessi‘. Ecco gli aggiornamenti più rilevanti”.

È possibile abbinare le regole finanziarie ad una visione umanistica dell’economia?

Ognuno nel mondo ha il proprio ruolo. Io faccio due cose. Prima di tutto, per quanto riguarda il mio lavoro di finanzialista, ho una rete di dottori commercialisti e cerco di formare queste persone in una materia specifica chiamata ‘Finanziamenti d’azienda’ per poi trovare interlocutori con cui fare discorsi inerenti al sostegno di piccole e medie aziende. Si tratta di un lavoro molto pratico che viene svolto nell’ambito di cose noiose chiamate bilancio, rating e cose di questa natura. Tutto ciò ha consentito a molte imprese, e a tanti studi di commercialisti, di mantenere delle persone a lavorare. Io non sono un salvatore, ma nel mio piccolo lavoro in un mondo dove stiamo comunque mantenendo dei posti occupazionali. La seconda proposta è di tipo morale. A tal proposito ho lanciato un progetto, denominato ‘Economia umanistica’, con tante persone che mi seguono con interesse. In sostanza cerchiamo, con tutta una serie di studi che coinvolgono la filosofia, la metafisica o la fisica quantistica, di capire le connessioni tra economia e energia. Un grande italiano come Amedeo Giannini, che divenne Presidente di Bank of Italy, diceva: ‘Quando noi diamo credito guardiamo le persone negli occhi e guardiamo i calli sulle mani’. Quando ho letto queste storie mi è venuto freddo“.